Si chiama “Ma che razza di razza! Praticamente diversi”, la mostra interattiva aperta alla Bartolea a Montevarchi dall’11 al 30 maggio. Rivolta agli studenti del Valdarno, le visite al mattino sono già tutte prenotate
Una mostra interattiva per fornire ai ragazzi delle scuole valdarnesi gli strumenti per capire e 'disimparare' il razzismo. Si apre giovedì 11 maggio al centro sociale della Bartolea di Montevarchi, e si chiama “Ma che razza di razza! Praticamente diversi”: è pensata e rivolta agli studenti delle classi terze della scuola media e a quelli della scuola superiore, e resterà aperta fino al 30 maggio. Le visite sono gratuite e su prenotazione: tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, un servizio di segreteria sarà a disposizione degli utenti per informazioni e prenotazioni dei gruppi visita.
Il percorso cerca di indagare nell’immaginario dei ragazzi, stimolando la riflessione e lo sviluppo di capacità critiche indispensabili per individuare forme anche dissimulate di discriminazione e di razzismo, presenti nella vita quotidiana. Il razzismo rappresenta infatti un modello culturale diffuso attraverso cui si interpreta la realtà, socialmente appreso: per questo, cosi come è stato imparato, può essere 'disimparato'. Categorizzazioni, pregiudizi, stereotipi: sono questi i concetti che verranno sottoposti all’attenzione dei ragazzi.
Il percorso si basa su una esperienza diretta, anche se breve: i ragazzi saranno invitati di volta in volta a mettersi nei panni degli altri, a risolvere enigmi, a dare definizioni, a fare scelte, e l’apprendimento verrà raggiunto mediante la riflessione in merito alle esperienze vissute e alle scoperte fatte in prima persona.
Le scuole del Valdarno hanno risposto positivamente all’invito a partecipare e l’affluenza alla mostra ha già raggiunto il numero massimo di posti disponibili per ogni mattina di apertura. Associazioni o gruppi di adulti che volessero partecipare a questa esperienza possono richiedere informazion alla sezione Soci Coop di Montevarchi.