02, Maggio, 2024

“Una miniera per il Valdarno”: 64 alunni hanno visitato la mostra

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Le visite guidate, riservate alle scuole, si effettuano su prenotazione. Oltre all’esposizione, in programma incontri di approfondimento a tema

Sono 64 studenti gli alunni (delle classi IV B e V A della Scuola Primaria Del Puglia la IV B della Primaria Cavicchi) che nei giorni scorsi hanno avuto l’opportunità di conoscere più da vicino il passato del territorio valdarnese, grazie alla mostra “Una miniera per il Valdarno. Comunità, lavoro e paesaggi fra Cavriglia e Figline”.

Si tratta di un’esposizione, con foto, lignite, lampade d’epoca, video e tanti altri documenti, manufatti e strumenti da lavoro in miniera, inaugurata il 12 ottobre al Pretorio di Figline e che continuerà fino al 17 novembre,  per poi proseguire al Museo Mine di Cavriglia dal 23 novembre al 29 dicembre. A promuoverla sono il Comune di Figline e Incisa Valdarno,  il Comune di Cavriglia, il Circolo Fotografico Arno, il Museo Mine e il collezionista Emilio Polverini.

La mostra si propone di analizzare come la presenza delle miniere abbia avuto un impatto sulla comunità valdarnese e sul suo paesaggio, concentrandosi sull’attività dell’industria mineraria degli anni ‘60-’70 del ‘900, per poi riflettere su come i siti estrattivi (ormai dismessi) possano essere riqualificati e riutilizzati. L'esposizione è sempre visitabile, a ingresso libero, nel fine settimana e nei giorni festivi, in orario 10-13 e 16-19.

Oltre all’esposizione, sono previsti laboratori didattici e incontri di approfondimento a tema. Rientra tra questi la presentazione del libro “San Donato in Avane” con l’autore Filippo Boni, in programma  mercoledì 30 ottobre alle 18 al Pretorio di Figline (piazza San Francesco) nella Sala Sarri. Il libro narra la storia di San Donato in Avane, un piccolo territorio  (ormai scomparso) al confine tra i comuni di Cavriglia e Figline, di cui l'autore narra le origini medievali e i cambiamenti che ha subito nel '900, quando era ancora un bacino lignitifero, per poi raccontare anche la vita, gli usi e i costumi dei suoi abitanti e l'abbandono del borgo.  Dopo la presentazione del libro, seguirà l'apertura straordinaria della mostra.

 

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