18, Novembre, 2024

Una cittadella rossoblù per l’Aquila: dirigenti pronti a investire in un maxi centro sportivo

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Pronto un milione di euro da fondi privati per una struttura con due campi da calcio in erba sintetica, campi da calcio a otto, bar e pizzeria. Avviati i colloqui tra i vertici rossoblù e l’amministrazione comunale, si fanno già le prime ipotesi. Intanto la squadra è quasi pronta e la partita del ripescaggio in Serie D resta aperta

Squadra (quasi) pronta, chances di ripescaggio in Serie D più alte del previsto e la volontà di investire nel maxi-progetto di una cittadella dello sport. È un’estate calda per l’Aquila Montevarchi, divisa fra le trattative per sistemare gli ultimi tasselli della squadra che affronterà il prossimo campionato e la programmazione del futuro suo e del calcio montevarchino.
 
Un futuro per il quale si sogna in grande: il gruppo di imprenditori che fanno parte del Cda dell’Aquila è pronto a mettere sul piatto un milione di euro di fondi propri per realizzare un centro sportivo di alto livello, con due campi per il calcio a undici e uno per il calcio a otto tutti in erba sintetica, un ulteriore campo per il calcio a otto, spogliatoi, locali funzionali alla struttura, bar e pizzeria. Un progetto ancora nemmeno su carta, poco più di un’idea. Ma con la ferma volontà di lavorare per realizzarla. I contatti con l’amministrazione comunale sono ben avviati.

La dirigenza aquilotta chiede la concessione un terreno adatto per la struttura, possibilmente non lontano e ben collegato con l’abitato di Montevarchi. L’ipotesi di cui da anni si parla, quella di costruire la cittadella dello sport lungo la Chiantigiana, sembra presentare qualche ostacolo in termini di vincolo idrogeologico per la vicinanza al torrente Giglio. Un’altra idea, anche questa già ventilata dalle precedenti amministrazioni, è quella di guardare verso Levanella, anche se questa soluzione comporterebbe un bel po’ di difficoltà logistiche per il trasporto dei ragazzi verso la struttura. Quel che conta è che entrambe le parti, società e amministrazione comunale, credono nel progetto e vogliono lavorare per portarlo a compimento.
 
Intanto la squadra è ormai quasi pronta. Restano due caselle da riempire, quella del portiere e quella del difensore centrale. L’ipotesi più accreditata è seguire il trend degli ultimi anni, con un estremo difensore che occupi una quota dei giovani e, davanti a lui, un calciatore esperto a coordinare la retroguardia. Il problema è che i portieri giovani hanno molto mercato in Serie D e non è facile convincerli ad accettare la categoria inferiore. Non è ancora escluso quindi che si possano invertire i ruoli – portiere di esperienza e centrale giovane – o adottare soluzioni ancora diverse. I contatti ci sono e l’Aquila conta di chiudere la partita entro breve.
 
Resta l’altra partita, quella del ripescaggio. Il Montevarchi, stando alle indiscrezioni, occupa nella graduatoria una posizione tra la decima e la tredicesima, assai migliore di quanto fosse lecito aspettarsi il 1° maggio scorso, giorno della finale playoff persa contro il San Donato. Tutto sta in quello che la Lega Dilettanti deciderà di fare, se mantenere il torneo a 162 squadre oppure allargarlo a 170. In questo secondo caso le quotazioni dell’Aquila salirebbero considerevolmente, anche se comunque non ci sarebbe nulla di scontato.

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