24, Novembre, 2024

Ultimi mesi per la vecchia Provincia di Firenze. A fine settembre le votazioni per la città metropolitana. Ma il Valdarno rischia di non essere rappresentato

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Il 28 settembre si svolgeranno le votazioni per eleggere i 18 consiglieri della nuova città metropolitana. Potranno esprimersi tutti i consiglieri della provincia di Firenze. Fino a dicembre in vigore i due enti: a gennaio la città metropolitana sostituirà completamente la Provincia e aumenterà le competenze. L’ultimo presidente del consiglio provinciale, Piero Giunti: “Una grande opportunità”. Ma il Valdarno rischia di essere poco rappresentato.

Addio Provincia di Firenze. Arriva la città metropolitana. Il 28 settembre si svolgeranno le elezioni per il consiglio del nuovo ente che sarà guidato dal sindaco di Firenze, Dario Nardella. Al voto prenderanno parte tutti i consiglieri del territorio provinciale ed i sindaci.
 
E se da una parte in Valdarno c’è chi festeggia – viste le numerose opere non completate sul nostro territorio ed i problemi che si è trascinata dietro la vecchia Provincia – c’è anche chi non nasconde un po’ di preoccupazione per il rischio che il Valdarno non sia sufficientemente rappresentato nel nuovo ente.
 
Del resto del nuovo consiglio faranno parte solo 18 consiglieri (la carica non sarà retribuita), in rappresentanza delle liste che verranno presentate entro lunedì.  Il voto però è ponderato, quindi le preferenze dei consiglieri di Firenze e dei Comuni più grandi – quelli della Piana – avranno un peso notevolmente maggiore rispetto a quelli del Valdarno e della Valdisieve.
 
Tra le liste presenti ci saranno sicuramente quelle presentate dalle tre forze maggiori: Pd, Forza Italia e Movimento 5 Stelle. A queste si aggiungeranno molto probabilmente una in rappresentanza delle liste civiche ed una alla sinistra del Pd. La composizione delle varie liste sarà ufficializzata tra pochissimi giorni: entro lunedì devono essere presentate.  

In ogni caso si assiste ad un fuggi-fuggi generale. Molti consiglieri si sono tirati indietro, preferendo non essere inseriti nelle liste. E così alla fine saranno sicuramente pochi i candidati valdarnesi.
 
Ancora regna il mistero sui nomi, sicuramente il Pd valdarnese convoglierà i voti su Alessandro Manni, sindaco di San Godenzo.  “Una candidatura importante – sottolinea Piero Giunti, che è stato l’ultimo presidente del consiglio provinciale fiorentino – Avere candidato un sindaco di un Comune montano è un segnale per garantire rappresentanza a tutti nel nuovo ente. La città metropolitana rappresenta una grande opportunità nonostante qualche stortura. Spero che possa risolvere i problemi e che sia più efficace della Provincia”.
 
Aumenteranno anche le competenze: “Avrà sicuramente le stesse che aveva la Provincia, più altre che verranno stabilite dalla conferenza Stato-Regioni. Inoltre la città metropolitana ha accesso diretto ai contributi europei: si parla di finanziamenti molto importanti” sottolinea Giunti.
 
L’iter ormai è segnato. Dopo l’elezione, il consiglio metropolitano entrerà subito in funzione ed insieme al sindaco Nardella avrà il compito di redigere lo statuto. Poi a gennaio la Città Metropolitana entrerà pienamente in funzione, sostituendo completamente la Provincia. Provincia che rimarrà in vita fino a dicembre, per l'ordinaria amministrazione, guidata dal reggente Andrea Barducci, l’ultimo presidente. 

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