Soffriva di dipendenza alcolica, anche due giorni fa era stato fermato: ma non era mai stato molesto, e non accettava aiuto. Nel vano in cui è stato ritrovato c’erano cartoni di vino vuoti: forse anche lo stato di ubriachezza, insieme al gelo della notte, potrebbe averlo portato alla morte
Non aveva nemmeno compiuto quarant'anni, il senzatetto morto nella notte a Montevarchi. Classe '79, nato in India, anche in passato aveva dormito nell'androne di quel palazzo di via Burzagli, come raccontano alcuni residenti, in un vano coperto che aveva trasformato nel suo rifugio saltuario. Ma che stanotte non gli ha fornito riparo dal gelo delle temperature.
A chiamare i soccorsi, poco prima delle 8, sono stati alcuni cittadini: il 118 è arrivato ma non ha potuto fare nulla per lui, solo constatare il decesso. Carabinieri e Polizia hanno operato per ricostruire l'accaduto e cercare di identificarlo, perché con sé non aveva documenti.
Si è scoperto così che era una persona conosciuta non solo ai cittadini che abitano in zona, ma anche alle forze dell'ordine per via della sua dipendenza da alcool: mai molesto, non aveva mai creato danni a nessuno. Ma spesso le persone, vedendolo così, chiedevano l'aiuto di carabinieri o polizia. Era successo anche due giorni fa, in piazza Vittorio Veneto: e anche in quel caso aveva rifiutato di farsi ricoverare in ospedale o di accettare ogni altro tipo di aiuto, come sembra avesse fatto anche in passato.
Sulla morte sembra ormai che sia certo: sarebbe stata provocata da ipotermia. Vicino al corpo sono stati ritrovati cartoni vuoti di vino, non si esclude che avesse bevuto anche prima di morire, e che magari questo possa costituire una concausa del decesso. Non ci sono invece segni di violenza che possano far pensare ad altre cause. Sarà probabilmente l'esame autoptico a fugare ogni dubbio.