24, Novembre, 2024

TuttiperDiego: il recupero è lento ma esiste. “La nostra determinazione riesce a spingerci sempre più avanti”

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Continuano le cure per il piccolo Diego al Children’s Hospital di Houston in Texas. Dopo tre mesi bruttissimi arriva il recupero

Dopo tre mesi definiti terribili, iniziati nel mese di ottobre e che hanno visto la necessità di un sondino, per il piccolo Diego, affetto dalla sindrome di Leigh, sembra esserci un recupero. Prima di tutto l'eliminazione del tubo.

La famiglia, come sempre dal settembre 2015, da quando cioè si è trasferita da Piandiscò in Texas per la cura sperimentale, comunica le condizioni del piccolo attraverso Facebook.

"Il recupero da quei mesi incredibili in ospedale è molto lento, ma c'è. L'importante è che anche se la strada è erta e tortuosa riusciamo a percorrerla, la vetta è lontana ma la nostra determinazione e forza riesce a spingerci sempre più avanti. Finalmente oggi un'altra splendida notizia, visita di follow-up dall'otorino, il medico che gestisce quel maledetto respiratore, inizialmente la macchina faceva respirare Diego, poi si è trasformato in un intralcio per il recupero, tutto questo perché avere un tubo piantato in gola porta a molte problematiche e non è possibile toglierlo da un giorno all'altro, soprattutto se hai una patologia degenerativa e i medici non si prendono la responsabilità di provare".

"Ma non possiamo farci niente se Diego con tutti i suoi medicinali riesce a recuperare, anche se sui libri di medicina tutto questo non sarebbe possibile. Il percorso per rimuovere il tubo ha raggiunto un nuovo step, finalmente il medico perfetto, che ha capito la situazione dando una chace per provare qualcosa in più. Dopo un'ora di chiacchiere il dottore ci dice che possiamo provare la Speaking – Valve, valvola da attaccare al tubo per respirare che ha lo scopo di riattivare una funzione naturale, che in questo momento non lo è così tanto, quella di espirare l'aria dal naso e non dalla Trak".

"I primi secondi sono stati infiniti e difficoltosi, ma in seguito ci è riuscito e molto bene, ci ha fatto sentire anche la voce, perché purtroppo con il tubo non può emettere suoni, un'emozione incredibile e una speranza che sembra possa realizzarsi, un piccolo passo in più per arrivare lontano. Adesso tutti i giorni training e solo il tempo darà la sua verità".

Intanto il Valdarno continua ad aiutare Diego e la sua famiglia a distanza. Per informazioni: tuttiperdiego.org , www.tuttiperdiegoinfo@gmail.com

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