23, Aprile, 2024

Turismo, dopo l’anno nero del Covid il Valdarno mostra i segni di ripartenza. Tornano i turisti stranieri

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Il turismo in Toscana ha segnato, nel 2020, un crollo di oltre la metà delle presenze: -54,5% per la precisione, come rileva l’Irpet nel suo rapporto annuale. A mancare, nell’anno in cui la pandemia è esplosa, sono stati naturalmente soprattutto i turisti stranieri (-76,5%) rispetto alle presenze di italiani (-28,7%).

A fronte di un dato toscano che testimonia il crollo, l’ambito del Valdarno ha avuto, anche nel 2020, almeno una voce con segno più. È quella relativa alle presenze di turisti italiani: sono soltanto due, certifica l’Irpet, le zone della Toscana in cui il turismo italiano è cresciuto: “Il ritorno degli italiani in estate appare infine particolarmente accentuato in due ambiti collinari della provincia di Arezzo, la Valdichiana Aretina in cui si
registra un inatteso +8,6 % di presenze italiane nel 2020 sul 2019, nel Valdarno aretino
(+5,6% le presenze italiane)”. Tanto che nel complesso la perdita di presenze turistiche in Valdarno si è attestata sul -45,6%. Il grafico:

Se dunque il 2020 è stato l’anno del grande tonfo del turismo, seppur con piccoli segnali positivi, il 2021 rappresenta un anno di parziale ripresa, significativa anche se ancora lontana dal pieno recupero dei livelli precedenti la crisi. Lo testimoniano anche gli operatori locali: è ancora presto ovviamente per un bilancio definitivo, ma ci sono già segnali piuttosto significativi. E uno dei comparti che ha tenuto maggiormente, proprio grazie alla sua formula, è quello dell’outdoor. Abbiamo fatto il punto con due strutture particolarmente attrattive del territorio: il Glamping Orlando di Cavriglia e il Camping Norcenni Girasole a Figline.

Spiega Alessandro Benatelli, Direttore del Glamping Resort Orlando, struttura situata nelle colline di Cavriglia, ad un passo dal Chianti: “Il 2020 per noi è partito molto tardi e in sordina, abbiamo aperto soltanto a fine giugno. C’erano le oggettive difficoltà legate alla mancanza del turismo internazionale, la nostra è una struttura molto particolare, diversa dal solito villaggio turistico, e normalmente lavoriamo quasi esclusivamente con il turismo straniero: e invece anche noi abbiamo avuto nel 2020 questa inversione di tendenza con l’arrivo degli italiani, arrivati in massa, anche grazie all’incentivo del bonus vacanze che ha spinto molte famiglie a trascorrere le vacanze in strutture come la nostra. Grazie a questo afflusso, ad esempio, agosto 2020 da noi è arrivato in pari con lo stesso mese del 2019, che per noi non era stato un anno particolarmente brillante a causa di un passaggio societario che aveva comportato un freno alle prenotazioni internazionali”.

“Quest’anno – continua Benatelli – sappiamo già che non sarà una stagione record ma siamo vicini a numeri ottimi che erano quelli del 2018. Luglio e agosto li stiamo registrando al completo, e dunque i segnali sono più che positivi: abbiamo toccato almeno sei o sette volte il picco delle mille presenze in struttura, che non toccavamo appunto dal 2018. E abbiamo visto il ritorno del turismo straniero, che quest’anno è tornato a coprire il 90% delle nostre prenotazioni. Si tratta principalmente di turisti olandesi, con cui c’è un canale forte grazie alla proprietà della struttura che è olandese; solo in piccola parte provenienti da Germania, Belgio, Svizzera, Austria. Insomma, i segnali sono positivi, anche se ancora è presto per capire se questo trend sarà strutturale, o se è soltanto spinto dalla forte voglia di uscire dopo un anno di forti restrizioni”.

Un quadro non dissimile da quello che ha registrato il Camping Norcenni Girasole di Figline, come spiegano dal gruppo proprietario, la Human Company: “Nel 2020 abbiamo aperto a fine giugno, e il risultato nel complesso è stato discreto con due mesi e mezzo di stagione: ad esempio, abbiamo registrato un mese di agosto con l’85% di occupazione, quindi un dato abbastanza positivo. A differenza di quanto accadeva di solito, tra l’altro, nel 2020 la struttura ha accolto turisti per metà stranieri e per metà italiani: la presenza italiana è cresciuta molto, se si considera che di solito rappresenta al Norcenni Girasole una quota di circa il 20%”.

“Per quanto riguarda il 2021, ci sono segnali molto positivi. Ad esempio, il mese di agosto è andato addirittura migliore di quello del 2019, e abbiamo un mese di settembre che si preannuncia molto buono in termini di presenze. Per quanto riguarda i flussi turistici, è ritornata la presenza degli stranieri, prevalentemente europei, anche se ad esempio i turisti olandesi sono partiti soltanto dopo la metà di luglio e quindi sono mancati nella prima parte della stagione. Da rilevare però che resta molto buona la quota di presenze italiane, anche quest’anno”.

La stessa Human Company insieme a Enit-Agenzia Nazionale del Turismo ha commissionato a giugno all’Istituto Piepoli una ricerca focalizzata proprio sul Turismo Open Air: ne emerge che sui viaggi stimati nel 2020 il 23% è stato outdoor; e che nel 2021 un italiano su due ha programmato una vacanza, di questi un quarto ha pianificato una vacanza outdoor, che dunque si conferma un trend consolidato nell’estate 2021.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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