29, Marzo, 2024

Truffe assicurative: i carabinieri della compagnia di Figline indagano 77 persone

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

L’indagine, denominata “Chianti Crash”, condotta dalla compagnia dei carabinieri di Figline e dalla Procura della Repubblica di Firenze ha preso il via nel dicembre 2014

Il nucleo operativo della compagnia dei carabinieri di Figline Valdarno, dopo un'indagine nata nel 2014 e diretta dal Pm Tommaso Coletta della Procura della Repubblica di Firenze, ha indagato 77 persone con l'accusa di truffa assicurativa. Le investigazioni hanno permesso di individuare un sodalizio criminale che, attraverso la falsificazione della documentazione relativa agli incidente stradali, dal luglio 2012 al febbraio 2015  aveva messo in atto frodi per 260mila euro.

La Procura fiorentina ha contestato agli indagati, a vario titolo, i reati di "associazione per delinquere finalizzata alla frode assicurativa, mediante organizzazione di sinistri stradali simulati con confezionamento di falsa documentazione, false perizie infortunistiche, false relazioni mediche ed anche danneggiamento dei veicoli" e di "tentata estorsione".

Le indagini ha preso il via dagli accertamenti svolti dalla stazione carabinieri di Greve in Chianti su una tentata estorsione perpetrata da tre kosovari nei confronti di un loro connazionale. I carabinieri hanno così scoperto l’associazione per delinquere con base logistica a San Casciano Val di Pesa e hanno ricostruito con esattezza la pianificazione e l’esecuzione delle frodi.

Diverse le figure professionali coinvolte nell’indagine: gli organizzatori del sodalizio, infatti, erano un carrozziere, un medico legale ed un artigiano albanese, che aveva il compito di individuare e reclutare persone disposti ad effettuare false dichiarazioni, tutti residenti in Val di Pesa, nonché un perito assicurativo di Firenze. Tra le persone indagate vi è anche un avvocato di Firenze, cui sono contestate due ipotesi di truffa (una tentata e una consumata) ma non il reato associativo, un medico di Prato ed uno di Firenze che, attraverso l’esecuzione di accertamenti diagnostici, contribuivano a rendere credibili le lesioni denunciate dalle parti coinvolte nei sinistri. 

 

 

 

Articoli correlati