17, Novembre, 2024

Truffe ai danni di un’azienda di caffè e di un’estetista, cinque persone denunciate

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Sono cinque le persone denunciate dai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni per aver messo in atto due diverse truffe ai danni di due attività commerciali in Valdarno. Un fenomeno, quello delle truffe, per il quale i carabinieri mettono in guardia invitando a prestare sempre la massima attenzione.

Nel primo episodio, che ha visto l’impegno dei Carabinieri di Terranuova, tutto è iniziato quando presso un’azienda venditrice di caffè si è presentata una coppia di giovani acquirenti, due 25enni di origini campane, che si sono spacciati per agenti di commercio di un’azienda campana, intenzionati ad acquistare un’ingente fornitura di caffè. I due poco dopo sono stati raggiunti da un terzo uomo, sulla 40ina, che si è unito alla trattativa. Alla fine i tre si sono accordati per acquistare caffè ed altri prodotti di torrefazione per un totale di circa 19mila euro, pagando con un assegno bancario apparentemente riconducibile alla società campana di cui si erano detti rappresentanti.

Peccato che al momento dell’incasso l’assegno risultava non esigibile, poiché privo di copertura. A quel punto il proprietario dell’azienda truffata si è rivolto ai carabinieri di Terranuova che, partendo dalle informazioni fornite dalla vittima in sede di denuncia e alle immagini di videosorveglianza, sono riusciti a ricostruire il circuito truffaldino e anche a risalire all’identità dei 3 sedicenti agenti di commercio, tutti incensurati: i tre sono stati denunciati per truffa in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.

L’altro episodio hanno invece visto operare i Carabinieri di Levane che hanno smascherato una coppia di truffatori operanti nel settore dei centri di bellezza, aventi base operativa in Lombardia ma di fatto attivi in tutto il territorio nazionale. I due, rispettivamente amministratore unico e responsabile tecnico estetista di una società milanese, avevano indotto con l’inganno la titolare di un centro estetico aretino ad acquistare, al prezzo di 3mila euro, un dispositivo medico per trattamenti estetici denominato “hyaluron pen”. Si tratta di uno strumento per i trattamenti di filler con acido ialuronico, utilizzati nei trattamenti di estetica labiale, per i quali sono autorizzati, in Italia, solo i medici chirurghi.

Proprio su tale aspetto si è incentrato l’inganno: i truffatori hanno persuaso la titolare del centro estetico, con alcuni documenti, che per utilizzare quello specifico apparecchio fosse sufficiente la frequenza di un corso di formazione. Chiaramente fornito dalla stessa azienda venditrice, e chiaramente a pagamento. Anche in questo caso, le indagini compiute dagli investigatori dell’Arma hanno consentito di ricostruire il flusso del denaro, identificare i due soggetti e deferirli per truffa in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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