05, Luglio, 2024

Troppo pericolosi: via alcuni pini da Levane e Montevarchi. Il comune li sostituirà con altre piante

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L’ultimo pino caduto appena dieci giorni fa al Giglio: solo per fortuna di notte, senza colpire persone né auto. Ora l’amministrazione ha disposto l’abbattimento di altre piante, considerate troppo pericolose in base all’esito dei monitoraggi. Ecco quali sono

L'ultimo caso di un pino caduto risale ad appena dieci giorni fa, la notte fra il 23 e il 24 dicembre scorsi: è successo nella zona del Giglio, lungo via Michelangelo, a due passi dal cancello della scuola. Per fortuna era notte, e non passava nessuno. 

L'amministrazione comunale di Montevarchi ha deciso però che è il momento di intervenire. Gli ultimi monitoraggi sullo stato di salute delle piante hanno dato esiti chiari: alcuni pini sono troppo pericolosi, e il rischio per l'incolumità pubblica ha spinto il comune ad optare per l'abattimento. 

Non solo quelli di via Michelangelo al Giglio: in questi giorni verranno abbattuti anche altri pini a Levane, in via Ambra. Qui, tra l'altro, sono già partiti lavori di riduzione delle chiome, interventi preparatori per l’abbattimento in sicurezza delle piante.

"Gli interventi si sono resi necessari dopo che queste piante sono state, negli ultimi anni, oggetto di stretto monitoraggio, eseguito dall' ufficio tecnico e dalla società deputata alla manutenzione del verde", precisa Palazzo Varchi. "Il monitoraggio è stato eseguito dopo ogni fenomeno metereologico particolarmente intenso; ciò ha portato a verificare che a causa del terreno troppo saturo di acqua, l'apparato delle radici superficiali del pini non ha più un ancoraggio tale da garantirne la stabilità e la sicurezza".

È un problema che ha riguardato, negli ultimi anni, molti pini in Valdarno: tanto che si sono registrati altri crolli, e altri comuni hanno deciso per l'abbattimento di queste piante, la cui folta (e pesante) chioma, contrapposta ad un apparato radicale magari più fragile e superficiale, resiste male al vento. 

"Quando raggiunge dimensioni e pesi come quelli di via Michelangelo a Montevarchi e via dell’Ambra a Levane si deve optare per l'incolumità pubblica procedendo all'abbattimento", spiega l'amministrazione comunale. "In via Michelangelo si sono già verificati due crolli improvvisi e, tenuto conto della presenza del plesso scolastico, è chiaramente necessario procedere ad eliminare ulteriori motivi di rischio": tutti i pini presenti nell'area verde saranno abbattuti. In via dell’Ambra, a Levane, i pini hanno una chioma asimmetrica e un fusto fortemente inclinato, e una della piante ha manifestato problemi per la presenza di radici atrofizzate, manifestando un evidente instabilità, tanto più pericolosa per la presenza, vicino, di un giardino pubblico. 

Dopo l’abbattimento, però, si procederà con la successiva messa a dimora di due nuove piante per ogni pino abbattuto. Saranno individuate essenze più adatte al contesto urbano, rispetto ai pini: a basso intervento manutentivo, e sulla base delle necessità dell'area in cui si andranno a trapiantare. A Levane sarà tenuto conto della presenza dei giochi per bambini, nel rispetto anche delle distanze dalla strada; al Giglio, in via Michelangelo, sarà necessario valutare i limiti relativi alla presenza del corso di acqua pubblica, perché non si può mettere a dimora una pianta a meno di 10 metri dal bordo di massima del torrente Giglio. In alternativa, fanno sapere fa Palazzo Varchi, sarà valutato un luogo diverso per le nuove piante. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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