Pendolari delusi per l’esito dell’incontro avvenuto oggi sulla questione dei treni: in particolare, il Comitato si dice non convinto della riprogrammazione dei treni regionali della linea aretina proposta dall’assessore regionale Baccelli, e temono che la linea Lenta diventi il destino per i treni regionali.
“L’assessore Baccelli intende scrivere, insieme ai sindaci del Valdarno, una lettera al Ministro dei Trasporti e ai vertici nazionali di Rfi e Trenitalia – spiega Maurizio Da Re, portavoce del Comitato pendolari – per realizzare la riprogrammazione dei treni regionali sulla linea aretina, così da risolvere i disservizi e i ritardi dei pendolari, dovuti sia ai guasti sulla linea ma soprattutto alle interferenze, i cosiddetti ‘inchini’, con i treni Alta Velocità sulla linea Direttissima”.
Ma vista la discussione nata durante l’incontro con la Regione, il portavoce del comitato pendolari si dice scettico sui risultati della proposta di riprogrammazione dei treni. “Se gli orari dei treni Alta Velocità sarebbero intoccabili, così come è stato detto – sottolinea Da Re – il rischio che in futuro i treni regionali siano indirizzati, in parte o tutti, sulla linea lenta è molto forte, con allungamento della tratta e dei tempi di viaggio, e con ripercussioni sugli altri treni esistenti, lenti, per Pontassieve e dalla Valdisieve-Mugello”.
Entro il prossimo giugno dovrebbe essere pronto il nuovo ‘memorario’, il nuovo orario dei treni regionali della linea aretina: “Il rischio – conclude Da Re – è che con il possibile passaggio sulla lenta si ufficializzi il ritardo di 10 – 15 minuti in più per i pendolari dal Valdarno verso Firenze, a favore dei treni AV che viaggerebbero più puntuali e veloci sulla Direttissima, liberata dai treni regionali”.