“L’andamento del servizio ferroviario è costantemente oggetto di monitoraggio da parte della Regione, sia attraverso periodici confronti delle strutture tecniche con i gestori, che nelle riunioni della Cabina di regia istituita recentemente dall’Assessorato”. Così l’assessore alla mobilità della Regione Toscana, Stefano Baccelli,ha risposto in Consiglio regionale all’interrogazione della consigliera Elisa Tozzi (Gruppo Misto) in merito ai disagi dei viaggiatori pendolari del Valdarno, Mugello e della Valdisieve che lamentano ritardi, disservizi e cancellazioni sui rispettivi tragitti ferroviari. “A tali riunioni – ha aggiunto Baccelli – che hanno cadenza mensile, partecipano i più alti livelli dirigenziali delle direzioni regionali di Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia, al fine di analizzare le criticità delle linee toscane e, soprattutto, comprendere le motivazioni dei disservizi occorsi per definire congiuntamente le soluzioni”.
L’assessore ha sottolineato come le linee coinvolte abbiamo caratteristiche e problematiche diverse tra loro, che hanno portato anche all’ottenimento del bonus da parte degli abbonati. “Per le linee Faentina e Valdisieve – ha spiegato l’assessore – i problemi principali sono causati dalla vetustà del materiale impiegato, causa di ritardi e cancellazioni, mentre la linea aretina è stata interessata da eventi accidentali, in particolare incendi sulle varie tratte. La Regione si è attivata richiamando i gestori a una maggiore attenzione agli aspetti della comunicazione, che dovrebbe essere capillare e tempestiva”. Baccelli ha poi parlato della nuova ubicazione degli hub di interscambio a Firenze che dovrebbero contribuire anche ad alleggerire il traffico in entrata e uscita dalla città. “L’attivazione degli hub, che hanno modificato servizi e modalità di utilizzo da parte degli utenti del Tpl, ha inevitabilmente comportato disagi. Allo scopo di limitarli, nell’ambito del Gruppo tecnico territoriale della Città Metropolitana, si affrontano periodicamente le richieste che pervengono dall’utenza”.
Elisa Tozzi non si è detta soddisfatta della risposta, precisando che l’interrogazione chiedeva “come si intendesse tutelare le persone, studenti, lavoratori, che ogni giorno dalla periferia si riversano nella città di Firenze subendo quotidianamente disagi. Mi viene risposto – ha detto – che i disagi sono sotto monitoraggio, oppure che si spera di correggerli attraverso la sostituzione di materiali, quando tutti ben sappiamo che se io ripropongo questa interrogazione tra 6 mesi, riceverà le stesse risposte. Benché si cerchi di fare ogni sforzo possibile, ciò lascia sordi di gestori, a cominciare da Trenitalia che vede il pendolarismo come una sorta di trasporto di serie B”.
“Qui – ha aggiunto Tozzi – sta il ruolo che la Regione Toscana intende giocare per far rispettare le prestazioni essenziali a tutela dei consumatori. Io non mi ritengo soddisfatta come non si ritengono soddisfatte persone che da decenni vivono calvari quotidiani subendo decisioni spesso calate dall’alto e che neanche vengono concertate coi i comitati dei pendolari. Un modus operandi che deve cambiare, così come deve cambiare la gestione della Giunta che sembra subire dinamiche che non intende o non riesce a controllare se non dentro tavoli o cabine di regia che lasciano il tempo che trovano”.