Quarta edizione del progetto di educazione ambientale promosso dal gestore dei rifiuti dell’Ato Toscana Sud. In Valdarno aretino coinvolte le scuole di tutti gli otto comuni
Riparte “RI-Creazione. Da oggetto a rifiuto e ritorno”, il progetto di educazione ambientale promosso da Sei Toscana nei comuni della Toscana del sud: dopo il successo delle prime tre edizioni, che in tre anni ha visto la partecipazione di quasi 20.000 studenti, anche la quarta edizione ha già ricevuto l'adesione di numerosi istituti scolastici del territorio. Saranno quasi 8.500 infatti i ragazzi delle scuole primarie e secondarie che parteciperanno, con circa 500 classi coinvolte.
In Valdarno aretino hanno aderito scuole di tutti gli otto comuni: Bucine, Cavriglia, Castelfranco Piandiscò, Laterina Pergine, Loro, Montevarchi, San Giovanni e Terranuova.
Il progetto comprenderà lezioni in classe, laboratori didattici e visite agli impianti, con gli educatori ambientali selezionati da Sei Toscana per ogni territorio di riferimento. Obiettivi del progetto sono quelli di promuovere la responsabilità civica e l’impegno quotidiano per la tutela dell’ambiente, far crescere la consapevolezza nei ragazzi sui temi legati al ciclo integrato dei rifiuti e promuovere la riduzione dei rifiuti, accrescendo la consapevolezza che questi possano avere una seconda vita se correttamente differenziati.
I percorsi, che quest’anno saranno sviluppati su 2.900 ore complessive di formazione, partono dalla riduzione dei rifiuti, dal loro riutilizzo, dalle corrette modalità di raccolta differenziata per garantire il riciclo e il recupero, sino alla scoperta delle realtà impiantistiche del territorio. “Sono fermamente convinto che le sfide del presente e del futuro prossimo in materia di gestione dei rifiuti e soprattutto di incremento della raccolta differenziata siano prima di tutto di natura culturale. E’ per questo motivo che Sei Toscana crede molto nell’educazione ambientale rivolta alle giovani generazioni", ha detto Leonardo Masi, presidente di Sei Toscana.
“Anche le Amministrazioni comunali e l’Ato che le rappresenta sono fermamente convinte dell’assoluta importanza del cambiamento culturale nell’approccio della comunità nei confronti del ciclo integrato del servizio rifiuti – commenta il direttore di Ato Toscana Sud, Paolo Diprima – solo interiorizzando nelle pratiche quotidiane di ciascun cittadino concetti quali economia circolare, raccolta differenziata, riciclo e recupero si potranno vincere le sfide ambientali che non possiamo più eludere. Per ottenere un drastico ridimensionamento del fabbisogno dello smaltimento dei rifiuti in discarica la comunità, accompagnata dallo sforzo delle Amministrazioni comunali e del Gestore del servizio, è chiamata ad un’incisiva evoluzione dei propri comportamenti”.