19, Novembre, 2024

Torna a muoversi il ponte di San Clemente: crepe ben visibili sui parapetti. Verifiche della città metropolitana

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Il ponte mediceo torna a muoversi, mettendo in allarme cittadini ed istituzioni: nuove crepe sono state rinvenute venerdì scorso sul parapetto dall’assessore Fabio Venneri, che ha avvertito la Città Metropolitana. I movimenti dovuti forse al passaggio di un mezzo pesante. La struttura è comunque ritenuta sicura sia per i mezzi che per i pedoni, dopo i rilievi effettuati dai tecnici.

Torna a muoversi il ponte mediceo di Rignano. Un ponte maledetto, che da secoli tiene in apprensione la comunità rignanese. Del resto, come è stato sottolineato in un recente studio di Roberto Lembo, l'opera ha registrato "un disastro ogni 15 anni ed il prezzo da pagare è stato altissimo".

Nel 2008 si staccarono 2 delle 4 barre di acciaio che svolgono la funzione di tiranti e l'allora presidente della Provincia, Matteo Renzi chiuse il ponte per poi riaprirlo a senso unico alternato.

Da allora sette anni di pace, ma venerdì un nuovo evento ha messo in allarme sia il Comune che la Città Metropolitana: venerdì mattina, l'assessore ai Lavori Pubblici Fabio Venneri ha infatti notato delle vistose crepe sul parapetto a valle, nella parte centrale del ponte anche se nella metà più vicina a Rignano. Alcune erano già presenti e si sono allargate vistosamente, come dimostra questo scatto più datato di Google Street View:

Il ponte si è mosso nuovamente, molto probabilmente – questa una delle ipotesi più accreditate – a seguito del passaggio di un mezzo pesante che ha sollecitato la struttura, aumentando le crepe già presenti, causate dal perenne movimento del versante di San Clemente. 

Nel punto in cui il parapetto è lesionato (ma anche sull'altro lato del ponte le crepe sembrano essere aumentate di dimensioni), gli operai hanno collocato nuove barriere.

Secondo i rilievi effettuati il ponte è sicuro sia per il passaggio dei mezzi che dei pedoni, con le attuali limitiazioni. Resta però adesso da capire quando il ponte verrà messo in sicurezza. Il Comune da anni sta pressando la Provincia di Firenze, oggi Città Metropolitana, per aprire i cantieri. I lavori sarebbero dovuti iniziare negli anni passati ma si sono registrati problemi con la prima ditta affidataria dei lavori, che non ha mai dato avvio all'opera tanto attesa e che interessa i comuni di Rignano e di Reggello.

La Città Metropolitana sta adesso valutando se sia possibile affidare l'opera alla seconda impresa classificata o se sia necessario indire una nuova gara. Eventualità che farebbe allungare ulteriormente i tempi. Certo è che adesso cittadini ed enti torneranno a monitorare costantemente il ponte: una storia che si ripete ininterrottamente e ciclicamente da otto secoli.
 

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