19, Novembre, 2024

Terza corsia autostradale, M5S: “Ci muoveremo per avere risposte prive di fraintendimenti”

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Nel dibattito apertosi dopo la notizia della sospensione della terza corsia autostradale tra Incisa Reggello e Valdarno interviene il Movimento 5 Stelle di San Giovanni

Anche il Movimento 5 Stelle di San Giovanni interviene sulla questione della sospensione della terza corsia autostradale tra i caselli Incisa Reggello e Valdarno da parte di Autostrade per l'Italia.

Tommaso Pierazzi, capogruppo consiliare di San Giovanni: "La domanda che ci poniamo è 'dove erano dal 2010 ad oggi tutti coloro che oggi si interrogano preoccupati per le dichiarazioni di Autostrade per l’Italia che minaccia di non far partire i lavori?' Per chi ha la memoria corta cerchiamo di fargli ricordare le responsabilità politiche che proprio partiti e politici locali hanno avuto sul tema. Prima osannando l’opera ritenuta strategica per la vallata, per poi girarsi dall’altra parte facendo finta di non vedere i 'soliti' costi che lievitavano o gli incredibili ritardi nella data di completamento".

"A luglio del 2011 Autostrade per l’Italia sottopose per conto di Anas il testo per il protocollo d’intesa per la realizzazione dell’ampliamento e la Giunta sangiovannese, come le altre della vallata, dette l’ok a procedere. I lavori dovevano costare 331 milioni e terminare nel 2017. Nel 2018, quando il taglio del nastro doveva essere già effettuato da un anno, l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli senza scomporsi informava che il progetto definitivo lievitato a 400 milioni di euro inizierà entro il 2019, perché solo nell’estate 2017 avevano superato la Valutazione di Impatto Ambientale. 70 milioni in più e almeno 7 anni di ritardo nel completamento dell’opera, visto che ci vorranno almeno 5 anni di cantiere".

Il capogruppo pentastellato continua: "Non mi sembra che in questi giorni qualcuno si sia preoccupato se i lavori finiranno in ritardo come sempre o magari senza rispettare le spese preventivate. In questi 8 lunghi anni nessuno ha mai avviato un dibattito politico sulle opere da attuare a margine dell’ampliamento come nessuno ha sollecitato chi governava città, province, regione o un ministero a far sì che i lavori iniziassero. Così come chi siede in consiglio regionale tra i banchi della maggioranza Pd e a suo tempo come opposizione in Forza Italia ed eletti in Valdarno non si sono mai preoccupati di far sentire le loro voci contro Autostrade Per l’Italia. E invece di avviare un dibattito serio sulla credibilità delle società che stanno gestendo le concessioni e sul fallimento della politica locale, regionale e nazionale che non ha saputo portare a termine un adeguamento nei tempi e costi preventivati, dobbiamo ancora apprendere tramite i media molto rumore solo per ottenere un po’ di visibilità".

"Si parla di nuovi ponti o di altre opere necessarie, dimenticandoci che proprio su un ponte abbiamo appreso di essere meno sicuri con quell’operatore quando viaggiamo in auto. Ma soprattutto era tra il 2010 e il 2011 che dovevano essere mosse queste richieste da parte di chi governava o appoggiava le Giunte locali. Perché non l’ha fatto? Eppure San Giovanni era già attraversata da quasi un quarto del tratto autostradale oggetto di ampliamento. Con la terza corsia ancora una volta chi ci ha governato a tutti i livelli istituzionali ha fallito e ancora una volta si cerca di rendere più opaco il racconto del passato. La situazione attuale è figlia dei governi sia di centro destra che centro sinistra che non hanno saputo controllare le concessioni sulle infrastrutture, questo è il punto fondamentale".

Pierazzi conclude: "Tramite i nostri consiglieri in Regione e il Ministro competente ci muoveremo per avere risposte prive di fraintendimenti, ma rinnoveremo anche la nostra piena solidarietà all’azione di Governo che vuole smascherare i 'furbetti' degli appalti, che senza rischio di impresa alzano la voce senza rispettare gli impegni presi".

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