Una disciplina sportiva che inizia a diffondersi anche in Italia: diffuso dal 2007 dal Centro Sportivo Italiano, esistono già alcuni campionati regionali. Domenica a Terranuova per l’intera giornata si giocherà la Coppa Toscana
Si disputerà domenica 2 ottobre, negli impianti sportivi di Terranuova, la Coppa Toscana di Dodgeball. Si tratta della variante agonistica del più noto gioco "palla avvelenata", una vera disciplina sportiva ancora non molto diffusa in Italia, ma che negli Stati Uniti e in Gran Bretagna vanta già una lunga tradizione agonistica.
"Abbiamo accettato con grande piacere la richiesta di ospitare a Terranuova questa competizione – ha commentato Lorenzo Puopolo, assessore allo sport – grazie anche alle società sportive che mettono a disposizione i loro impianti, possiamo dare spazio a una manifestazione che ha anche valore sociale: saranno in campo, infatti, anche i ragazzi diversamente abili dell’associazione Zorba".
Il Dodgeball si gioca in due squadre da 6 persone, in un campo come quello da pallavolo; consiste nell’eliminare l’avversario colpendo una qualsiasi parte del corpo con un pallone, lanciato con le mani, senza che abbia prima toccato terra o un altro pallone. Il match è diviso in games della durata di 3 minuti ciascuno. Al termine di questo tempo, la squadra con più giocatori ancora in campo vince. Ogni game vinto garantisce 2 punti, 1 punto per ogi game pareggiato. Al termine, vince la squadra che ha totalizzato più punti.
Uno sport importato in Italia nel 2007 dal CSI (Centro Sportivo Italiano), che inizialmente si è diffuso attraverso campionati regionali (Toscana, Romagna e Veneto) e competizioni amichevoli aperte a tutte le squadre italiane. Da novembre 2016 partirà il primo campionato italiano. In Valdarno arriva grazie al CSI locale, guidato da Luca Volpi e con sede a Matassino, che fa riferimento sia al Valdarno aretino che fiorentino.
L'appuntamento con le sfide della Coppa Toscana è per domenica, a Terranuova, dalle 10,30 fino alle 17,30 circa. La chiusura con le premiazioni.
