Chiuso dopo la caduta di un pannello insonorizzante, il refettorio alla scuola Cavicchi ha riaperto ieri: lavori terminati con specifiche cornici di sicurezza che impediscono altre cadute. Sindaco e assessori in visita alla mensa, hanno pranzato con i bambini
Alla scuola dei Martiri Cavicchi, a Figline, il refettorio è tornato accessibile da ieri, dopo che sono terminati i lavori di insonorizzazione durante i quali, a settembre, si verificò il distacco di un pannello fonoassorbente, fortunatamente in un orario in cui la scuola era chiusa e quindi senza coinvolgimento di alunni e personale scolastico.
Come aveva annunciato la sindaca Giulia Mugnai riferendo in Consiglio comunale, tutto il materiale utilizzato nella prima fase è stato sostituito con altri pannelli, e inoltre si è provveduto ad aggiungere una cornice di sicurezza per evitare un analogo episodio. I lavori di insonorizzazione, partiti d'estate, hanno avuto una spesa di 45mila euro per la mensa dei Cavicchi e per quella di via Piave (compresi anche i nuovi impianti di condizionamento): i pannelli fonoassorbenti sono stati scelti per rispondere alle richieste degli operatori scolastici e dei genitori degli alunni dei due plessi, che avevano segnalato il problema all’Amministrazione comunale.
Oggi il refettorio dei Martiri Cavicchi ha ospitato a pranzo (anche per una verifica sulla qualità della mensa) la sindaca Giulia Mugnai e tutta la giunta. Nell'occasione, sindaca e assessori, insieme al geometra Michele Benedetto, hanno verificato gli ultimi interventi effettuati al plesso di Cavicchi, ossia un nuovo camminamento pedonale e altri lavori di riqualificazione dell’area dell’asilo.
“C’è voluta qualche settimana in più del previsto ma ora questi alunni hanno due refettori a regola d’arte – ha commentato la sindaca Mugnai – io stessa l’anno scorso avevo verificato quanto ci fosse bisogno di questo intervento, che permetterà agli alunni di vivere con maggior serenità anche il momento del pranzo. Non nascondiamo che ci sono stati problemi nei lavori di Cavicchi, ma grazie alla collaborazione di tutti siamo riusciti a risolverli”.