Ultimo giorno con il maltempo per i partecipanti del Cammino della Setteponti, che non si sono arresi e sono arrivati uniti fino al traguardo: obiettivo raggiunto dopo sessanta chilometri a piedi, lungo i paesaggi del Valdarno
L'entusiasmo di raggiungere il traguardo lo hanno provato nel pomeriggio di domenica, i partecipanti al Cammino della Setteponti. Ancora più forte per non essersi arresi nemmeno al maltempo, che nell'ultima giornata di marcia ha provato a guastare la festa. Ma non ci è riuscito: il gruppo, partito venerdì mattina da Cascia, e cresciuto tappa dopo tappa di nuovi partecipanti, è arrivato unito alla meta, il Duomo di Arezzo.
Dopo tre giorni e sessanta chilometri di cammino, non c'è solo la fatica fisica sulle gambe. Nello zaino i partecipanti ripongono un'esperienza che ha permesso loro di scoprire (o riscoprire), camminando insieme, paesaggi noti e meno noti. Tappe di un cammino, quello della Cassia Vetus, quello della Setteponti, che veniva percorso dai pellegrini in marcia verso Roma.
L'ultima notte all'aperto è quella passata a Castiglion Fibocchi, dove ad accogliere i partecipanti c'erano anche le meravigliose maschere dei Carnevale dei Figli di Bocco (nella foto insieme ai due organizzatori del Cammino, Enzo Brogi e Sandro Fabrizi).
Poi l'ultima tappa, che passa per la cittadella della pace di Rondine, e attraversa anche Ponte Romito, con la pioggia. Infine l'arrivo ad Arezzo.
