24, Dicembre, 2024

Tentano di clonare i bancomat dei clienti al The Mall, ma i carabinieri scoprono l’apparecchio e li arrestano

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Avevano installato uno ‘skimmer’ al bancomat del The Mall, apparecchio usato per clonare le carte elettroniche. Lo hanno notato subito i carabinieri di Reggello, che in borghese li hanno aspettati in mezzo alla gente: così hanno arrestato un 19enne e un 20enne

Pensavano di portare a casa i codici di bancomat e carte di credito dei clienti del The Mall. Invece ad aspettarli c'erano i carabinieri, che avevano notato lo 'skimmer', l'apparecchio attaccato allo sportello del bancomat e che serve, appunto, per clonare i codici delle carte di pagamento elettroniche. 

È successo ieri all'outlet di Leccio, nel comune di Reggello. Una pattuglia dei carabinieri della stazione reggellese, in zona per i consueti controlli del territorio, in mattinata nota qualcosa di strano allo sportello del bancomat presente al The Mall. Si tratta, appunto, dello 'skimmer', un piccolo apparecchio elettronico, composto di due parti, che serve a carpire e immagazzinare su una memoria i dati delle carte di credito utilizzate dai clienti.

A quel punto scatta l'operazione dei carabinieri della stazione di Reggello, che si mettono in attesa, nascosti in borghese in mezzo ai clienti del The Mall. L'obiettivo è di 'beccare' i proprietari dello skimmer nel momento in cui vengono a riprenderlo. Per clonare le carte, infatti, i malviventi devono riprendere l'apparecchio: solo così possono utilizzare codici e pin su nuove carte di credito, derubando quindi gli ignari proprietari. 

E infatti nel pomeriggio due giovani, 19 e 20 anni, si avvicinano allo sportello e si mettono in coda. I carabinieri hanno già notato i loro movimenti, e fanno presto ad accorgersi che quello non è un prelievo: i due stanno staccando l’apparato elettronico, per poi allontanarsi. Non vanno molto lontano: vengono infatti circondati e bloccati dai carabinieri, perquisiti, e trovati in possesso di attrezzi per la collocazione dello skimmer. L'ulteriore prova che sono i responsabili del tentativo di furto dei codici.

Per i due giovani, entrambi di nazionalità rumena, è scattato l’arresto in flagranza di reato per aver installato apparecchiature elettroniche idonee ad acquisire dati elettronici ed accesso abusivo a sistema informatico. I due sono stati trattenuti in camera di sicurezza, a disposizione del magistrato competente.  
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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