Situazione sbloccata dopo un periodo di stallo per il nuovo teatro Bucci che potrebbe essere inaugurato ad inizio 2017. Vicenda invece complicata e complessa per la ex Casa del fascio dove verrà allestita la nuova biblioteca: il comune ha proposto all’azienda vincitrice dell’appalto un accordo transattivo che potrebbe, se accettato, risolvere i problemi. L’assessore Corsi risponde alle interpellanze di Francesco Pellegrini e e dei consiglieri di Per un’altra San Giovanni
Teatro Bucci ed ex Casa del fascio: due cantieri ancora aperti dalle diverse prospettive. L'assessore David Corsi ha chiarito le situazioni delle due opere rispondendo alle interpellanze del consigliere della maggioranza Francesco Pellegrini e dei due consiglieri della Lista civica Per un'altra San Giovanni, Lorenzo Martellini e Antonino Pia. Se per il cinema teatro Bucci i lavori sono ripresi e si ipotizza una sua apertura ad inizio 2017, per la nuova sede della biblioteca, invece, la vicenda è più complessa.
Cinema Teatro Bucci
L'assessore Corsi rispondendo al consigliere Pellegrini ha spiegato che i lavori si sono fermati a causa delle condizioni interne dello stabile risultate peggiori del previsto. Per questo è stato necessario rivedere le attività. Saranno dunque necessari lavori di impermeabilizzazione al tetto, interventi per l'impiantistica elettrica, e altre modifiche.
"Lo stallo delle scorse settimane – ha precisato Corsi – è servito per definire i nuovi lavori. Tra le altre cose sarà indispensabile anche sostituire e spostare la caldaia dell'impianto di riscaldamento. Poi le opere continueranno con la posa del parquet, delle poltroncine in galleria, con il rifacimento del controsoffitto. L'apertura è prevista ad inizio 2017".
Ex Casa del fascio
Più complessa la situazione dell'immobile dove sarà trasferita la biblioteca comunale. Corsi ha ripercorso i fatti rispondendo all'interpellanza di Martellini e Pia.
"La situazione è più complessa a causa della ditta di Bari che ha vinto la gara d'appalto con ribasso del 27% sull'importo a base d'asta. Il rapporto è sempre stato difficile da gestire. Lo stato dei lavori si è rivelato insoddisfacente. Dovevano terminare il 14 febbraio mentre al momento è stato realizzato il 30%. Non è accettabile così sono scattate le procedure di tutela da parte del Comune. Siamo andati a conteggiare le penali a carico dell'azienda e superano del 10% il valore dell'appalto".
Il Comune, dunque, cerca la possibilità di riprendere i lavori. "Abbiamo l'opportunità di recedere il contratto ma sinceramente non stiamo procedendo così ancora perchè il nostro obiettivo è che il cantiere si chiuda nel minore tempo possibile".
Il Comune sta cercando un'azione transattiva con l'azienda per chiudere la vicenda. "L'accordo prevede da una parte una dilazione del Comune di 160 giorni per i lavori (dal 14 febbraio al 23 luglio), dall'altra lo stralcio di 200.000 euro di interventi da parte dell'azienda. Stiamo aspettando di sapere dagli avvocati se è possibile raggiungere questa transazione. Se venisse accettata chiuderemmo l'opera il 23 luglio. Così potremo aprire una seconda fase di appalto per il completamento degli interventi con la possibilità di utilizzare il ribasso d'asta del primo appalto. Sarà infatti indispensabile eliminare le infiltrazioni e rifare la facciata per migliorare la qualità dello stabile".
L'alternativa, invece, sarebbe la rescissione del contratto. "Speriamo si concluda questa triste vicenda attraverso l'accordo transattivo che tutelerebbe entrambi le parti", conclude David Corsi.