20, Dicembre, 2024

Tariffe nido, Tassi replica al Pd: “Aumenti del 5% per migliorare i servizi, ma sempre fra le più basse in Valdarno”

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Il vicesindaco Stefano Tassi risponde alle accuse sollevate dal Partito Democratico sui rincari delle tariffe degli asili nido: “Il PD sbaglia obiettivo, rimaniamo il comune con le tariffe più basse. E i rincari sono legati a miglioramenti del servizio offerto”

I rincari delle tariffe per gli asili nido al centro del botta e risposta fra il Partito Democratico e l'Amministrazione comunale di Montevarchi. Alle accuse della minoranza Pd risponde infatti il vicesindaco Stefano Tassi, puntualizzando che gli aumenti sono del 5% e dovuti a miglioramenti del servizio, ma soprattutto che le tariffe per il servizio restano fra le più basse del Valdarno. 

"Il Pd, come al solito, interviene essendo in malafede o malinformato – accusa a sua volta Tassi – il Comune di Montevarchi ha le tariffe più basse per gli asili nido di quasi tutto il Valdarno. Consiglio pertanto al Pd di mobilitarsi, visto la campagna elettorale in corso, nel promuovere ovunque la riduzione collettiva delle tariffe prendendo come riferimento le cifre e gli standard qualitativi offerti dal nostro Comune".

Tassi entra poi nello specifico della tariffazione. "Con il parametro delle 9 ore di permanenza del bambino nell’asilo nido, la famiglia montevarchina paga oggi 350 euro, con l’esclusione dei pasti, e quindi con l’opportunità di pagare la mensa in base alle presenze effettive registrate nel mese. Se vi aggiungiamo anche una media di 22 pasti consumati, la spesa complessiva non supera comunque i 450 euro rimanendo sempre la cifra più bassa di quasi tutto il Valdarno. A San Giovanni ad esempio la famiglia paga 550 euro al mese; 484 euro a Terranuova; 496 euro a Cavriglia e 482 euro a Loro Ciuffenna. Una condizione di maggior risparmio si registra per il nido di infanzia “la Farfalla” di Montevarchi gestito in appalto da una cooperativa privata dove il costo complessivo del servizio, con l’inclusione del pasto, è di 470 euro al mese".

"L’aumento del 5% rispetto all’anno scorso – spiega il vicesindaco – è motivata da una ristrutturazione del servizio con interventi di miglioramento dovuti all’aumento delle affluenze nei nostri nidi d’infanzia per la qualità dell’offerta pedagogica, la flessibilità, la riqualificazione degli ambienti anche sotto l’aspetto della sicurezza degli immobile. Siamo naturalmente favorevoli ad una proposta di abbattimento o di azzeramento dei costi degli asili nido a livello nazionale, ma nel momento in cui questi servizi, compresi la mensa e il trasporto, sono ancora considerati servizi “a richiesta” e non “essenziali”, è chiaro che il Comune non possa permettersi da solo di sostenere i costi nella totalità".

Ultima nota sul capitolo morosità: "Invito il Pd cittadino – chiude Stefano Tassi – ad avere perlomeno l’accortezza di evitare il tasto del recupero delle morosità dato che, soltanto grazie a questa amministrazione comunale, è stata tamponata l’eredità di un buco di 500mila euro di servizi non pagati, tra mensa, asilo nido e trasporti, nel disinteresse di chi politicamente aveva sempre governato la città fino al 2016 e senza alcun rispetto delle regole e dei cittadini onesti. La memoria corta non paga". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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