05, Maggio, 2024

Tablet donati alla Gruccia per le videochiamate con i parenti. L’iniziativa di Montevarchi

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La donazione effettuata grazie al Fondo di raccolta fondi per l’emergenza coronavirus. Il Sindaco Silvia Chiassai Martini: “Donati tablet alla Gruccia per le videochiamate tra pazienti e familiari perché i nostri ammalati non si sentano più soli

Tablet per i pazienti ricoverati alla Gruccia, che per via dell'emergenza coronavirus non possono ricevere le visite dei parenti: un modo per farli sentire meno soli, grazie alla possibilità di fare videochiamate. La donazione degli apparecchi viene dal comune di Montevarchi ed è stata resa possibile grazie ai soldi raccolti con il Fondo per l'emergenza coronavirus, la scorsa primavera, promosso dalla Curva Sud Montevarchi in collaborazione con l’Amministrazione comunale, l’Associazione Memoria Rossoblu, Aquila Calcio e Avis Montevarchi.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Silvia Chiassai Martini: "Saranno donati dieci tablet all’Ospedale di Santa Maria alla Gruccia, da consegnare ai reparti, come concordato con la direzione del presidio, per dare la possibilità agli ospiti di vedere i loro cari attraverso le videochiamate. Un modo per superare la difficilissima distanza legata all’emergenza in corso che impone rigidi protocolli sanitari non permettendo la visita dei familiari in ospedale.  Sono stati tanti i cittadini che mi hanno chiesto di aiutarli a trovare una soluzione che permettesse di rivedere i loro cari, costretti per molto tempo a stare lontani. Ho così pensato di donare dei tablet che permettessero di alleviare la difficoltà della comunicazione tra casa e il paziente, fondamentale dal punto di vista psicologico". 

"Per questo, in accordo con tutti i soggetti promotori del Fondo, ci siamo mobilitati per portare un contributo e migliorare anche questo aspetto, non secondario. Vedere i volti dei familiari e sentire la loro voce, attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici, è la nostra risposta per combattere l’isolamento che non solo accompagna chi è affetto da Covid, ma anche coloro i quali devono assolutamente prevenire il rischio e le serie conseguenze dell’infezione.  Ringraziamo la Dottoressa Bobini, direttore del nostro Ospedale, per avere accolto con grande entusiasmo la nostra donazione e per la sensibilità dimostrata nei confronti dei ricoverati in questo momento così difficile per la sanità e la salute dei cittadini”, conclude Chiassai Martini. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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