Il club arancio-verde è già al lavoro in vista della ripresa dell’attività sportiva. Il nuovo corso avviato un anno fa prosegue con la ristrutturazione del settore minibasket che al momento conta un centinaio di tesserati. Il presidente Marino: “Bambini e istruttori che crescono con noi danno più soddisfazione di un primo posto in classifica”
Chiusa da poche settimane l’attività sportiva in casa Synergy si è di nuovo al lavoro per programmare la prossima stagione, quella che dovrà dare seguito al piano di rinnovamento avviato nell’estate di un anno fa. Prima squadra e settore giovanile sono sempre al centro dei pensieri della dirigenza arancio-verde, ma in ballo, in questi giorni, c’è anche il nuovo assetto da dare al settore più vivace del club: quello del minibasket.
“Se l’anno passato abbiamo iniziato il rinnovamento del progetto tecnico per tutto il settore giovanile affidato all’esperienza ed alla professionalità di Riccardo Caimi, progetto che proseguirà a grandi passi – ricorda il presidente Francesco Marino – quest’anno vi sarà un ulteriore impulso, rivolto al settore minibasket”.
“Siamo seriamente intenzionati a rivolgere un occhio di riguardo agli oltre dieci gruppi di bambini e bambine, quasi cento tesserati, del nostro settore minibasket – gli fa eco il direttore generale Gino Vannelli – perché siamo consapevoli dell’importante ruolo di aggregazione, di crescita e sviluppo che questo sport di squadra rappresenta non solo per i grandi ma soprattutto per i più piccoli”. E annuncia: “Avremo un nuovo responsabile del settore minibasket e nuovi istruttori. Le nostre squadre giovanili sono formate da atleti tutti provenienti dal vivaio Synergy: questa è la nostra forza. Nella mia esperienza ultraventennale alla Synergy ho visto crescere centinaia di bambini del minibasket e li ho visti poi giocare nelle nostre prime squadre. Questo è il nostro progetto: credere nei piccoli per diventare grandi”.
“La Synergy – aggiunge il presidente Marino – è nata e vive per accogliere tutti. Tutti i bambini e ragazzi che hanno voglia di fare pratica sportiva, di stare in gruppo, di divertirsi. I risultati in termini di classifica non sono il nostro principale obiettivo. Ben vengano, ovviamente, perché l’impegno ed il sacrificio devono essere ricompensati, ma vedere bambini del micro basket (3-5 anni) che il sabato pomeriggio rotolano sul parquet con la palla a spicchi in mano sotto la guida di istruttori giovanissimi dà più soddisfazione che un primo posto in classifica!”.