24, Novembre, 2024

Supermercati Pam, i sindacati proclamano lo stato di agitazione. “L’azienda vuole ridurre i salari”

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Le richieste dei sindacati non hanno avuto risposta, finora, dall’azienda: per questo, spiega la Filcams Cgil della provincia di Arezzo, è scattato lo stato di agitazione

Stato di agitazione per i dipendenti dei supermercati Pam in provicia di Arezzo. "Per molti lavoratori – spiega la Filcams Cgil – il taglio della busta paga potrebbe arrivare quasi ad un terzo. Sono quelli con più anzianità di lavoro che si vedrebbero equiparati ai neo assunti: solo salario base e contingenza. Il tutto, ovviamente, a parità di orario di lavoro".

Alle richieste dei sindacati, l'azienda infatti avrebbe risposto con una proposta inaccettabile per i rappresentanti dei lavoratori. “La richiesta che ci è stata fatta è molto semplice – commenta Claudio Bianconi,Segretario provinciale della Filcams Cgil – prevede il taglio dei salari e la possibilità di accordi sindacali che deroghino al contratto nazionale e alle attuali condizioni economiche e normative”.

Sindacati e lavoratori non solo rifiutano i tagli del salario ma chiedono alla PAM maggiori investimenti, soprattutto per i punti vendita più penalizzati. Interventi che prefigurino il rilancio della PAM nella provincia di Arezzo e una sua maggiore concorrenzialità sul mercato. Bianconi cita alcune delle richieste sindacali rimaste finora inascoltate: “riattivare l'addetto di reparto alle carni e al pesce, unitamente alla presenza in negozio di prodotti tipici locali, il recupero delle gallerie commerciali dei negozi di Tortaia e Sansepolcro”.

Davanti alla mancanza di risposte, il personale PAM della provincia di Arezzo ha approvato all'unanimità, la proposta  della proclamazione dello stato di agitazione indetto dalle organizzazioni sindacali di categoria.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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