24, Novembre, 2024

Sulla scuola media, dopo i chiarimenti del sindaco, la Lista civica risponde: “Non siamo noi i bugiardi”

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Il gruppo consiliare replica al sindaco ricordando un intervento fatto in consiglio comunale e le dichiarazioni dell’assessore Franchi e dello stesso Cacioli che annunciavano in futuro il progetto per la riunificazione delle scuole medie

Questione scuole: da un lato il Comitato genitori che ha raccolto 1.500 firme contro l'unificazione delle medie a Pian di Scò, dall'altro il sindaco Enzo Cacioli che dichiara falsa la notizia spiegando che "non abbiamo la possibilità di farlo". Poi c'è la Lista civica che entra nel merito ricordando che nell'aprile dell'anno scorso lo stesso sindaco e l'assessore Franchi avevano invece parlato della realizzazione del progetto.

"Caro Sindaco, non siamo noi i bugiardi. Anzi, possiamo dire di essere dei veri oppositori, che controllano, verificano e ti fanno correre ai ripari quando fai scelte che i cittadini non approvano.Trasferire le scuole medie non era nel programma che hai fatto votare agli elettori, è giusto che loro si facciano sentire con le armi della democrazia e una di queste è la petizione. Capisci, Sindaco, la petizione è quasi una supplica. I cittadini italiani sono ormai arrivati a supplicarVi di non danneggiarli ulteriormente. A Castelfranco e Faella sono stati in 1.500 in una settimana a chiederti di cambiare rotta. Tu sei costretto a farlo, pena l’impopolarità, una cosa che a te da fastidio come un bruscolo nell’occhio".

La Lista ricorda il consiglio comunale del 20 aprile 2015 quando, dopo gli interventi di Marco Morbidelli e di Francesco Benedetti, l'assessore Sandra Franchi precisa che l'ampliamento previsto della scuole di Piandiscò ha come obiettivo quello di realizzare un'unica scuole media. Concetto ribadito dopo due giorni dallo stesso sindaco.

"Sindaco hai cambiato idea – conclude la Lista Castelfranco Piandiscò – Prendiamo atto della smentita e ci compiaciamo con i cittadini per la marea di firme, ben 1.500, che sono state depositate in Comune".

 

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