23, Luglio, 2024

Su difensore civico e giudice di pace interviene Grasso: “Preoccupazioni condivise, lavorerò a percorso comune”. Ma arrivano anche le critiche

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All’indomani del Consiglio comunale che ha bocciato una mozione in merito, il sindaco di Montevarchi si esprime sui temi della giustizia di prossimità, praticamente sparita ormai in Valdarno. Alle sue parole arrivano le critiche di due consiglieri comunali

Una presa di posizione del sindaco di Montevarchi, Francesco Maria Grasso, sul tema della giustizia di prossimità, all'indomani del Consiglio comunale che si è diviso a metà nella votazione della mozione su Giudice di Pace e Difensore civico. E Grasso parte proprio da quella bocciatura, per chiarire quale sia stato il suo intento. 

“Ad oggi la funzione del difensore civico nel nostro territorio è svolta dal Difensore civico regionale in quanto non è possibile istituite il difensore civico comunale a seguito della legge di stabilità del 2010. Per questo motivo la maggioranza in Consiglio comunale si è astenuta nell’ultima seduta, perché non esistono ad oggi le condizioni legislative che ci permettono di effettuare questa nomina. Questo non vuol dire che non siano condivise le preoccupazioni espresse da alcuni Consiglieri e sono favorevole affinché si costruisca un percorso con tutti i Sindaci del Valdarno (compresi quelli del versante fiorentino) al fine di verificare quali possono essere le procedure giuridiche per costituire un Difensore civico valdarnese anche con forme convenzionali con quello Regionale”.

Sul Giudice di Pace, invece, Francesco Maria Grasso afferma: “In questo caso ritengo indispensabile proseguire l’azione verso il Ministero di Grazie e Giustizia, come già concordato con i Sindaci valdarnesi e con i Capigruppo del nostro Consiglio comunale, affinché si riesca a raggiungere l’obiettivo di un decreto ministeriale di modifica dell’attuale circoscrizione che possa portare alla determinazione di un’area territoriale del Valdarno aretino e fiorentino (comprensiva degli attuali 12 comuni) dove poter istituire la figura del Giudice di pace. Da parte mia cercherò di perseguire questi percorsi, attivandomi con i Sindaci del territorio e convocando un incontro insieme per affrontare la questione”.

A fronte di questa nota, diffusa dall'ufficio comunicazione, sono arrivate le repliche di due consiglieri comunali. Gianluca Magini, esponente di maggioranza e promotore della mozione bocciata in Consiglio, afferma: "Se davvero il pensiero del sindaco e degli altri consiglieri di maggioranza era quello condensato dall'Ufficio stampa nel comunicato, allora c'era una semplice sola cosa da fare: votare a favore della mozione. Tutto il resto sono mere chiacchiere, le quali, come noto, "stanno a zero" e l'intervenuta soppressione del Giudice di Pace lo dimostra ampiamente. Colgo l'occasione per rimarcare che non condivido, naturalmente, un tale utilizzo del sito web istituzionale e/o dei suoi uffici".

E Luciano Bucci, esponente di opposizione, aggiunge: "Che risate! Un sindaco che spiega alla maggioranza perché ha votato in un certo modo. Roba mai vista. Poi, come mai il sindaco usa l'ufficio stampa comunale per farci conoscere il suo pensiero? Egli è un organo come il consiglio comunale: per quale motivo a quest'ultimo non è concessa la stessa opportunità?". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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