05, Novembre, 2024

Strade, dal consiglio provinciale il grido di allarme: “Servono più soldi per le manutenzioni”

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La Provincia di Arezzo conferma le difficoltà a gestire la rete stradale di sua competenza, a fronte di tagli ai fondi dallo Stato pari al 60%. Approvato all’unanimità un ordine del giorno, mentre l’approvazione del bilancio è stata rimandata

Mancano i soldi per provvedere anche solo alla ordinaria manutenzione delle strade provinciali. Il grido d'allarme è arrivato per mezzo di un ordine del giorno, presentato dal presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, e approvato all'unanimità dal consiglio provinciale. È la conferma di quanto già emerso nelle ultime settimane attraverso la voce di UPI, l'Unione delle Province Italiane. 

“Le Province – recita l'ordine del giorno – gestiscono ancora 130 mila chilometri di strade, cioè oltre il 70% dell’intera rete viaria nazionale, percorse quotidianamente da milioni di persone, mentre negli ultimi due anni le risorse per assicurarne la sicurezza e la manutenzione sono diminuite del 60%. Lasciate con risorse umane e finanziarie inadeguate, le province sono al centro di un gravissimo stallo istituzionale che mette, ogni giorno di più, in discussione la sicurezza dei cittadini e, per le scuole, dei nostri giovani". Di competenza provinciale, infatti, sono anche gli edifici che ospitano le scuole superiori. 

Sul fronte delle strade, continua il documento approvato, "occorre segnalare l’assoluta situazione di emergenza in cui ci troviamo. In difesa dei cittadini, dell’Ente e dei dipendenti provinciali impegnati nei settori della viabilità, saremo costretti a chiudere le strade di cui non possiamo più garantire un livello minimo di sicurezza e manutenzione, dovendocene assumere la responsabilità come ente e come personale”. L'ordine del giorno si appella ai Parlamentari eletti nel territorio provinciale e al Prefetto perché si facciano promotori di un’ulteriore azione di informazione e sensibilizzazione presso gli organi di Governo. Su questa posizione è venuto l'appoggio dell'intero consiglio, espresso negli interventi dei consiglieri Mario Agnelli e Silvia Chiassai del gruppo Comuni per la Provincia e di Gabriele Corei del gruppo Centrosinistra per Arezzo. 

Intanto la Provincia di Arezzo, proprio nell'impossibilità di garantire la necessaria sicurezza sulle strade provinciali, sta lavorando a un riordino dei limiti di velocità: in pratica, dove le condizioni sono troppo rischiose, si abbassa il limite a 50, ma a volte anche a 30 chilometri orari. Diverse le strade coinvolte, per il momento nessuna sul territorio del Valdarno aretino: è già toccato invece al Casentino, da Poppi a Bibbiena, fino al tratto della provinciale della Consuma che attraversa l'aretino. 

Proprio per le difficoltà economiche, l'approvazione del bilancio è stata rimandata, ma solo con il voto favorevole della maggioranza. Il Presidente Vasai ha annunciato di aver presentato un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e alla sezione regionale della Corte dei Conti per illustrare le difficoltà finanziarie degli enti e la conseguente impossibilità a intervenire nei settori di propria competenza. “Siamo di fronte a un contenzioso forte con il Governo perché i prelievi che lo Stato fa sulle nostre entrate fiscali non ci consentono di fare un bilancio, così come a tutte le altre Province italiane che non rispetteranno quindi la scadenza del 31 marzo, anche se è giusto anche riconoscere che la nostra situazione non è tra le più drammatiche. Quello che vorrei che tutti i nostri cittadini capissero è che i tagli operati sui nostri bilanci incidono ormai solo sui servizi, e una nazione che non investe sulla sicurezza delle proprie strade e delle proprie scuole superiori non ha certo un roseo futuro”. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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