Fino a sabato sera, presso il centro Coop.Fi di Montevarchi, la sezione soci raccoglie le firme per la proposta di legge nazionale per la campagna “Stop alle false cooperative”
È iniziata ieri, giovedì, e si concluderà sabato pomeriggio all'interno del centro Coop.Fi di Montevarchi la raccolta firme per la proposta di legge "Stop alle false cooperative" che renderà obbligatori controlli a tappeto sulle cooperative italiane. Legacoop, Confcooperative e Agci unite in questa battaglia per la legalità, per estromettere chi non merita l’appellativo di cooperativa.
"Basta con le false cooperative che inquinano l’economia, basta con le gare d’appalto al massimo ribasso che finiscono per favorire coloro che non rispettano le regole e i contratti di lavoro" – si legge nel comunicato – "È una battaglia per la legalità estesa a tutto il Paese che ha per protagonista l’intero mondo cooperativo. Anche il Toscana l’Alleanza delle cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci) ha promosso l araccolta firme".
Obiettivo è raccogliere 100mila firme in tutta Italia: "Già a settembre, la raccolta è in fase molto avanzata. Il punto centrale della proposta di legge è estendere e rendere obbligatori controlli a tappeto sulle imprese".
"La proposta di legge di iniziativa popolare ha in primo luogo l’obiettivo di fare pulizia, imponendo la cancellazione dall’Albo delle cooperative di quelle imprese che non siano state sottoposte a revisioni o ispezioni. In secondo luogo è prevista la definizione di un programma di revisioni per le cooperative non sottoposte da lungo tempo a ispezioni e per quelle che appartengono ai settori più a rischio", specifica il comunicato. "Infine la tempestiva comunicazione all’Agenzia delle entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e muoiono in pochi mesi, magari accumulando debiti nei confronti dell’Erario".
Questa proposta di legge mira anche a abolire una volta per tutte il sistema del massimo ribasso nelle gare d’appalto, un meccanismo che mette a rischio il rispetto del contratto di lavoro e espone le imprese a tentativi di infiltrazioni mafiose.