La consigliera regionale reggellese Elisa Tozzi esprime perplessità sulle conseguenze del Dpcm dello scorso 3 dicembre in particolare nelle piccole realtà di provincia
“Sancendo il divieto di spostamento dal Comune durante le festività natalizie, l'ultimo Dpcm ratifica la divisione dei cittadini italiani in due categorie: quelli di serie A, che abitano nelle grandi città; e quelli di serie B, che vivono in borghi e paesi piccoli”. Così la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi commenta il divieto allo spostamento fuori dal comune per i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.
“Molti di questi cittadini di serie B difficilmente infatti potranno festeggiare il Natale coi familiari stretti, dal momento che non di rado in queste realtà i componenti del nucleo sono distribuiti su più Comuni contigui. Lo chiedo da 'fiorentina di provincia', nata e cresciuta in Valdarno: perché queste famiglie, i cui componenti vivono magari a poche centinaia di metri di distanza ma in Comuni diversi, non potranno riunirsi per le festività, a differenza di quelle che abitano nelle grandi città? Una decisione del genere, che porta a una tale disparità di trattamento, è giusta?”, chiede Tozzi.
“E che dire delle trattorie, osterie e ristoranti nei paesini del Chianti o del Mugello? Potranno sì restare aperti a Natale, Santo Stefano e Capodanno ma per servire chi, dal momento che potranno ospitare solo avventori del loro Comune?” chiede ancora la consigliera. “Per questo auspico che il governatore Giani e il presidente Mazzeo si attivino davvero e quanto prima per convincere il governo a concedere la 'patente' di “aree omogenee” a quelle realtà territoriali la cui suddivisione sia, di fatto, amministrativa ma non geografica. Ce lo chiedono tantissimi cittadini della provincia fiorentina, al di là dei colori politici”.