Il coordinamento di Libera Valdarno ha incontrato gli studenti del liceo linguistico, umanistico e pedagogico di San Giovanni: forte il coinvolgimento dei ragazzi su un tema così delicato e importante, tanto che l’esperienza verrà ripetuta a settembre con altri istituti
Il doping nello sport, tema delicato e importante, di estrema attualità. Per questo il Coordinamento di Libera Valdarno ha deciso di andare nelle scuole e parlarne con i ragazzi, studenti degli istituti superiori valdarnesi. La prima fase di questo progetto si è svolta a maggio, con gli studenti del liceo linguistico, umanistico e pedagogico di San Giovanni.
I responsabili di Libera hanno spiegato ai ragazzi cos'è il doping: un reato penale, in Italia, per il quale sono perseguibili penalmente tutti coloro che trafficano, somministrano e usano sostanze dopanti. L’Italia è uno dei 6 soli paesi al mondo che si sono dotati di una legislazione efficace per la lotta a questo grave fenomeno criminoso nell’ambito sportivo.
Eppure questa piaga è tutt'altro che sconfitta. Il fenomeno del doping sportivo colpisce nell’ambito professionistico ma soprattutto, in maniera massiccia e allarmante, a livello amatoriale. Un feomeno che fomenta la cultura della competizione, del vincente ad ogni costo, nonché della diseducazione sportiva. E che alimenta le mafie: le organizzazioni criminali, infatti, ne hanno fatto una delle loro attività più redditizie.
Ogni anno solo in Italia vengono sequestrate milioni di dosi di sostanze dopanti per un giro d’affari stimato in 500 milioni di euro e il sommerso è almeno il doppio. E qualche settimana fa è stato stroncato un giro d’affari di circa 20.000 euro al mese per la vendita tramite Facebook e Whatsapp di sostanze proveniente da paesi dell’est, di cui era responsabile un valdarnese.
Gli argomenti affrontati hanno interessato e colpito i ragazzi, che hanno fatto domande, si sono informati, hanno espresso opinioni. Vista dunque l’attenta e sentita partecipazione dei giovani e la vastità e l’importanza del fenomeno sociale gli operatori di Libera ripeteranno l’esperienza a settembre coinvolgendo altri istituti scolastici, che peraltro hanno manifestato l’interesse a partecipare riconoscendo proprio la validità di questa iniziativa.