23, Novembre, 2024

Spari verso una casa durante una battuta di caccia. Sfiorata la tragedia

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La vicenda è accaduta a Levane lo scorso 1° agosto. E’ stata presentata denuncia ai carabinieri

Poteva essere una tragedia se dietro a quella portafinestra ci fosse stata una persona. Per fortuna il proiettile ha colpito soltanto il vetro. La vicenda è accaduta il 1° agosto alle 19.00 a Levane in via Capitini.

La fucilata che ha colpito un'abitazione è avvenuta durante una battuta di caccia al cinghiale nella zona di campagna vicino allo stadio comunale. Il cacciatore per colpire la finestra era probabilmente troppo vicino alle case non rispettando le distanze di sicurezza che prescrive la normativa.

La battuta di caccia al cinghiale, fuori stagione venatoria, infatti è stata concessa secondo l'articolo 19 della legge 157 del 1992 secondo la quale "Le regioni per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia".

Ma l'articolo 21 della stessa legge recita anche: "E' vietato l'esercizio venatorio nelle zone comprese nel raggio di cento metri da immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro (…). E' vietato sparare da distanza inferiore a centocinquanta metri con uso di fucile da caccia ad anima liscia o da distanza corrispondente a meno di una volta e mezza la gittata massima in caso di uso di altre armi, in direzione di immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro".

I residenti sono rimasti sconcertati dalla vicenda che poteva avere ben più gravi conseguenze e hanno presentato denuncia ai carabinieri di Levane. Ancora però rimane sconosciuto l'autore del gesto.

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