Anche in Valdarno è iniziata la stagione dei saldi. Prime code ai grandi magazzini e agli outlet. Nei giorni scorsi Confcommercio ha stimato una spesa di 165 euro a famiglia nel Valdarno. Ma le associazioni dei consumatori nazionali vedono nero.
E' ufficialmente iniziata anche in Valdarno la stagione dei saldi. E già da ieri mattina si sono registrate le prime code di attesa davanti ai grandi magazzini e agli outlet dell’alta moda a Leccio. Una colonna impressionante di gente, con le auto parcheggiate anche sulla rotatoria. In molti anche al Decathlon di Figline, sabato mattina, con l’iniziativa colazione e saldi, dalle otto alle nove, riservata ai possessori della carta della catena francese.
Così, oggi, sarà una domenica pre-epifania per molti interamente dedicata allo shopping. Nei giorni scorsi il presidente provinciale di Federmoda-Confcommercio Arezzo, Paolo Mantovani, ha stimato una spesa nel territorio di 165 euro pro capite, superiore di cinque euro rispetto a quella dello scorso anno, quando era ferma a 160. 396 euro a famiglia. Un aumento delle aspettative dovuto al fatto che molti valdarnesi e aretini hanno fino ad ora acquistato pochissimo, anche per l’arrivo in ritardo della stagione invernale.
A livello nazionale le stime non sono rosee. Secondo Federconsumatori solo il 36% delle famiglie ( 8 MLN e 900 mila) acquisterà a saldo, mentre la spesa si attesterà a 179,4 Euro a famiglia, il -5,6% rispetto allo scorso anno. “Il giro di affari complessivo dei saldi si attesterà a 1,61 miliardi di Euro”.
A pesare secondo Adiconsum, oltre alla crisi, c’è anche il boom dell’e-commerce, grazie al quale è possibile trovare prezzi scontati in tutti i periodi dell’anno. E l’incertezza continua a regnare sovrana soprattutto per i piccoli negozi.