Con un’interrogazione in consiglio comunale il gruppo Cresce San Giovanni torna a chiedere le messa in sicurezza delle sponde e dei ponti. Lo aveva già fatto nel novembre dell’anno scorso
"Si chiede ancora una volta quali siano le soluzioni trovate per la messa in sicurezza delle sponde, ponti e territorio da eventuali tracimazioni del fiume": è la richiesta che il gruppo consiliare Cresce San Giovanni con un'interrogazione ha rivolto al sindaco e alla giunta in merito alla situazione della sicurezza idraulica del fiume Arno. Lo aveva già fatto nel mese di novembre 2015.
Il gruppo precisa che "ormai da anni non si è provveduto al taglio di piante in alveo del fiume che attraversa la nostra città" (vedi foto) e che "i costi sarebbero irrisori perchè ciclici e ripetitivi".
Cresce San Giovanni motiva la richiesta in tre punti: "le rocce costituenti il bacino dell'Arno sono facilmente erodibili, ed hanno determinato un forte trasporto solido riempiendo il tratto urbano fino allo sbarramento di S.Andrea innalzando pericolosamente il letto del fiume; il nostro fiume ha un regime estremamente torrentizio, a causa della natura dei terreni da cui fluiscono le sue acque. Da ciò si spiegano le magre e le piene assai violente ed impetuose, spesso causa di devastanti alluvioni (i documenti storici ne ricordano ben 172 dal 1177 al 1941); lo stato di abbandono risulta pericolosissimo per eventuali ostacoli vegetativi che si potrebbero formare a ponti e restringimenti del fiume a causa di piene".