Domenica scorsa il test di Terna e Enel: staccata la corrente elettrica su 90 km di linee elettriche sia aeree che in cavo, prevalentemente a 380 kV, in Toscana. Dopo soli 6 secondi le centrali di Bargi e Santa Barbara hanno dato la “scossa elettrica” per riattivare la rete
Test superato per la centrale Enel di Santa Barbara, nel comune di Cavriglia, che domenica scorsa è stata al centro di una simulazione di blak-out con risultati più che soddisfacenti: soltanto 6 secondi per riattivare la rete. "La centrale di Santa Barbara – si legge in una nota di Enel e Terna – si conferma impianto strategico per il sistema elettrico nazionale".
Il cosiddetto “test di riaccensione” si è svolto domenica 27 settembre, ha attraversato circa 90 km di linee elettriche sia aeree che in cavo, prevalentemente a 380 kV, nelle aree di Calenzano, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. Una simulazione di black out che, grazie al lavoro di oltre 30 tecnici di Terna, Enel Produzione e di Enel Distribuzione, si è conclusa con successo.
In pratica la prova è consistita nel privare di elettricità queste aree per riavviare il sistema elettrico partendo dalla centrale idroelettrica di Bargi, sull’Appennino bolognese, e arrivando a Santa Barbara che, sulla “direttrice di riaccensione” denominata “Firenze 1”, come previsto nel piano nazionale elaborato da Terna, ha restituito corrente in pochissimi secondi a tutta l’area a nord di Firenze.
Il test, infatti, ha avuto una durata complessiva di circa 52 minuti (dalle 8:44 alle 9.36) ma la disalimentazione per la clientela coinvolta è stata di soli 6 secondi, perché le centrali di Bargi e Santa Barbara sono state rapidissime nel dare la “scossa elettrica” per riattivare la rete di Terna e di Enel Distribuzione. La prova ha testato tempi e procedure per la rialimentazione e la riaccensione degli impianti di produzione e la flessibilità della rete elettrica toscana che ha risposto in modo positivo.
La Centrale di Santa Barbara è un moderno impianto a ciclo combinato, alimentato a metano, da 395 MW.