La Rsu: “Accetteremo solo prepensionamenti o dimissioni volontarie, no ai licenziamenti”. Per i rappresentanti sindacali il piano è insoddisfacente: “Pone obiettivi senza spiegare come raggiungerli, non lo condividiamo”. Al tavolo presente anche il comune di Reggello
Sono 35 gli esuberi previsti nella bozza di piano industriale presentata oggi dalla proprietà della Sims, lo stabilimento del Filarone nel comune di Reggello. Un numero importante se confrontato con i circa 130 dipendenti attuali: "Le uniche cose che potremo accettare – precisa la Rsu – sono prepensionamenti o, se ci saranno, dimissioni volontarie. Ma non i licenziamenti".
Oggi l'incontro in Regione, al tavolo guidato da Gianfranco Simoncini, ha portato a galla dunque quali sono gli obiettivi dell'azienda. "Ma il piano industriale presentato è insoddisfacente, non fattibile in sostanza", ribadisce la Rsu. Contiene alcuni obiettivi sul giro d'affari: il fatturato, per la proprietà, crescerà a 14 milioni di euro nel 2017 e potrà arrivare a 19 milioni di euro nel 2018. "Si parla di ottimizzazioni, esuberi, ma in realtà non sono chiari gli impegni: cioè non si capisce come l'azienda intenda, nel concreto, raggiungere quegli obiettivi di fatturato", ribadiscono i rappresentanti dei lavoratori. "Per questo non possiamo condividere un percorso impostato così, su cui non abbiamo dettagli più precisi".
Oltre alla proprietà, alla Rsu e alla Regione rappresentata da Simoncini, al tavolo di oggi c'era anche il comune di Reggello, sempre presente, rappresentato in questo caso dall'assessore Guerri. "Da parte nostra, infine – conclude la Rsu – vorremmo sottolineare che non abbiamo mai avuto contatti diretti con l'amministrazione di Figline e Incisa, come sostenuto nell'ultimo consiglio comunale. Ma siamo ben disposti se ci vorranno ascoltare".
Ha collaborato Eugenio Bini