Un incontro urgente con il Prefetto di Arezzo per affrontare il tema della sicurezza nel Valdarno. È questa la richiesta avanzata dalla Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino e dal Comitato delle categorie economiche e produttive, che si sono riuniti questa mattina nella Sala della Musica di San Giovanni Valdarno.
Al tavolo erano presenti la presidente della Conferenza zonale e sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi, insieme ai sindaci o loro rappresentanti dei Comuni di Terranuova Bracciolini, Bucine, Loro Ciuffenna, Castelfranco Piandiscò, Laterina Pergine Valdarno, Montevarchi e Cavriglia. Presenti anche le associazioni di categoria Confcommercio, CNA, Confapi, Confartigianato, Confesercenti e Confindustria, con la portavoce Federica Vannelli. In sala, come uditori, erano presenti il vicequestore della Polizia di Stato di Montevarchi, Gian Fabrizio Moschini, il comandante della Stazione dei Carabinieri di San Giovanni Valdarno, Alessandro Paris, e i comandanti della polizia municipale dei vari comuni.
La sicurezza è stato il tema centrale della discussione. I sindaci e i rappresentanti delle categorie economiche hanno espresso forte preoccupazione per il ripetersi di episodi di microcriminalità nell’area, con furti e atti vandalici che si sono moltiplicati negli ultimi mesi, soprattutto nelle zone più urbanizzate del Valdarno. La situazione non è migliorata nonostante l’incontro del 4 ottobre al Centro di GeoTecnologie e la successiva riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto il 7 novembre a Palazzo d’Arnolfo.
Le principali criticità riguardano la carenza di personale nelle forze dell’ordine, sia per la Polizia di Stato che per l’Arma dei Carabinieri. Il commissariato di Montevarchi ha ricevuto due nuovi agenti, ma questo incremento è stato vanificato dai pensionamenti previsti nei prossimi mesi. Situazione analoga per i Carabinieri, con organici già ridotti e senza prospettive di rafforzamento immediato. La scarsa presenza delle forze dell’ordine incide direttamente sulla sicurezza del territorio, sia in termini reali che percepiti. Gli amministratori locali e le associazioni di categoria hanno ribadito che il Valdarno, con la sua vasta estensione territoriale, la forte urbanizzazione e l’elevata concentrazione di imprese, necessita di risorse adeguate per garantire un presidio efficace.
Nel corso della riunione è emersa una profonda insoddisfazione per la situazione attuale e la richiesta congiunta di un confronto immediato con la Prefettura e la Questura per ottenere risposte concrete.
Crisi del comparto moda: una ripresa lenta e incertezze per il futuro. Il secondo punto all’ordine del giorno è stato la crisi del settore moda, comparto strategico per l’economia del Valdarno. Il 2024 è stato un anno particolarmente difficile, con chiusure di aziende e forti difficoltà per chi è rimasto operativo. Sebbene si intraveda una leggera ripresa, il 2025 si prospetta ancora complicato. Viene richiesto a Regione e Governo che sostengano le aziende che operano nel rispetto della responsabilità sociale.
Turismo: Bucine comune capofila della nuova organizzazione. Infine, è stata discussa la recente riforma regionale sul turismo, che ridefinisce ruoli e funzioni delle amministrazioni locali nel settore. È stato confermato che Bucine rimarrà il comune capofila, mentre le categorie economiche hanno chiesto di essere coinvolte nelle decisioni strategiche per valorizzare al meglio il territorio.
Nei prossimi incontri verranno definite le nuove strategie operative, in linea con la normativa regionale. Dall’incontro è emersa una forte unità d’intenti tra istituzioni e categorie economiche, che ora attendono risposte concrete, soprattutto sul fronte della sicurezza.