Comune di San Giovanni e Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno presentano il piano e chiedono risorse alla Regione Toscana
Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e Comune di San Giovanni presentano il progetto per la messa in sicurezza del fiume Arno nel tratto in cui attraversa la città. 2 i milioni di euro necessari per gli interventi: per questo è stato chiesto alla Regione Toscana l’inserimento dell’opera nel Documento Operativo per la Difesa del Suolo per ottenere i soldi indispensabili alla sua realizzazione. La risposta è stata positiva: pur in mancanza di atti formali, la Regione ha assicurato l'inserimento del progetto nel DODS 2019 e quindi la finanziabilità del progetto.
Il Sindaco di San Giovanni, Maurizio Viligiardi: “Finalmente un progetto importante, tanto atteso per il tratto urbano dell'Arno e che risponde a diverse esigenze legate alla sicurezza del tratto urbano del fiume Arno e ad esigenze di natura estetica. La situazione della sponda destra del fiume tra Ponte Ipazia e Ponte Pertini mette a riparo da fenomeni di erosione che, soprattutto negli ultimi anni, hanno messo a rischio la fruibilità dei giardini su Lungarno 7 Fratelli Cervi e il parcheggio della piscina Las Vegas”.
Il Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, Paolo Tamburini: “Con questo intervento, si dà solidità al ponte e si ripristinano grandi e preoccupanti erosioni. Questo progetto ambizioso che ci auguriamo possa essere ammesso a finanziamento in tempi stretti darà una risposta importante alla città di San Giovanni Valdarno, in termini di sicurezza idraulica, ma anche di fruibilità e vivibilità del fiume. I cittadini, che già utilizzano il parco urbano, a lavori conclusi, avranno a disposizione un’area verde importante e ben strutturata, una sorta di oasi ambientale che, ritagliata in un ambiente urbano, può tradursi in un importante richiamo anche per i visitatori e i turisti. Il nostro compito è proprio questo: regimare al meglio le acque valorizzando il territorio e le sue attività”.
I problemi: nell’attraversamento del centro abitato della città di Masaccio, l’alveo del fiume sta avanzando progressivamente verso destra e, in questa avanzata, va ad erodere la sponda. Lungo l’arginatura maestra tra il ponte Ipazia d’Alessandra e il ponte Pertini, in destra idraulica, infatti, l’Arno è interessato da cedimenti che arrivano a minare la stabilità della staccionata che delimita il parco urbano ed il problema è tutt’altro che sotto controllo: secondo i tecnici infatti si tratta di un processo progressivo e irreversibile che, con il tempo, potrebbe ulteriormente accentuarsi. Le pile di sostegno del ponte Ipazia d’Alessandria, poi, trait d’union tra la SP7 Lungarno – Fratelli Cervi e la Strada regionale 69 – Lungarno Giovanni Minzoni, si presentano già intensamente escavate dall’azione erosiva dell’acqua e richiedono un intervento di manutenzione straordinaria che ne migliori la stabilità strutturale. Infine, lungo le sponde e gli argini, è presente una significativa quantità di alberature che deve essere quanto prima sottoposta a un importante taglio selettivo.
Verificati i problemi e le necessità, il Consorzio 2 Alto Valdarno, con il supporto del Genio Civile, ha messo a punto il progetto suddiviso in due precisi interventi.
Spiega le fasi dell'opera l'ingegnere Chiara Nanni: "La prima mossa sarà effettuata, in destra idraulica, per frenare l’erosione. Qui è prevista la creazione di una protezione spondale con la realizzazione di una scogliera a muro in massi ciclopici, che si svilupperà per circa 700 metri, dall’immissione del borro delle Ville fino al ponte Pertini. L’inserimento del manufatto sarà mitigato, nel tratto piano, con la piantumazione di cespugli che serviranno a stabilizzare la sponda oltre che a rendere più gradevole l’effetto complessivo. Il materiale di riempimento della scogliera e quello necessario per le opere accessorie sarà ricavato direttamente dall’alveo dell’Arno. Tra i due ponti, la sistemazione fluviale sarà completata con una rettifica dell’alveo di magra del fiume che avrà larghezza variabile dai 30 ai 40 metri, da cui saranno asportati arbusti e ceppaie. Per rallentare la forza erosiva dell’acqua, infine, è previsto l’inserimento di altre opere idrauliche: 5 pennelli trasversali che distano circa 100 metri l’uno dall’altro, la cui funzione è quella di consolidare la sponda interessata dalla scogliera".
"La seconda parte fondamentale del progetto prevede la manutenzione straordinaria delle pile portanti del ponte Ipazia di Alessandria. Le pile, una volta ripulite, saranno circondate con una corona di micropali riempita con massi ciclopici, non saldati, per “assecondare” l’Arno. In questo modo infatti la scogliera potrà adattarsi ai movimenti del fondo dell’alveo, riempirsi di materiale fine, trasportato naturalmente dal corso d’acqua, ed evitare che la protezione rigidamente collegata sia soggetta a rottura e a scalzamento, come già avvenuto con quella attuale. A valle delle pile, sarà realizzata una soglia in massi ciclopici con la funzione di stabilizzare la quota del fondo alveo e prevenire l’erosione".
"La fruibilità del tratto dell’Arno in sponda destra sarà migliorata con il collegamento della pista ciclabile esistente, che corre lungo la staccionata di protezione del parco urbano, con quella esistente che procede sotto il ponte Pertini, attraverso rampe di salita e discesa, posizionate nei pressi del parcheggio Las Vegas. Un sistema di mobilità alternativa che, in futuro, potrà andare a congiungersi con la pista ciclabile che il comune sta progettando nel Lungarno Fratelli Cervi. Il complesso intervento si concluderà con la riqualificazione ambientale dell’area, con la piantumazione di nuovi arbusti al ciglio di sponda; il rinverdimento della scogliera esistente con talee di salice e l’estensione del parco urbano verso il Borro delle Ville".