Una guida turistica e cinematografica del Valdarno: così ha definito il suo libro Stefano Beccastrini, che ha inaugurato la rassegna di cinema a Pergine. Da Benigni a Pieraccioni e Benvenuti, da Camerini a Garrone attraverso Rignano, San Giovanni, Cavriglia e Castelnuovo dei Sabbioni, Montevarchi e Laterina
Si è aperta ieri pomeriggio la rassegna estiva di cinema di Pergine in piazza del comune con la presentazione del libro di Stefano Beccastrini “Una valle sullo schermo. Guida cinematografica del Valdarno Superiore”, alla presenza dell’autore, del sindaco Simona Neri e di Enzo Brogi. Una rassegna che entrerà nel vivo da questa settimana con il programma completo degli eventi, che daranno spazio non solo ai film, ma anche alla musica e ai concerti in piazza.
Un percorso tra i film che il Valdarno ha ospitato e i contesti artistici, storici e culturali. “Questo libro ha la struttura di una guida turistica con il cinema come filo conduttore, come orientamento”, ha spiegato l’autore Beccastrini, grande appassionato della settima arte e membro anche del Valdarno Cinema Fedic di San Giovanni. “Una persona che da giovane con Marco Melani ha inventato una rassegna cinematografica nell’allora casa del popolo di Cavriglia” – lo ha presentato Enzo Brogi – “La produzione cinematografica è una grande occasione di conoscenza del Valdarno e una possibilità di lavoro. Oltre ad essere una grande festa e una magia viverlo”.
Da Roberto Benigni a Leonardo Pieraccioni e Alessandro Benvenuti, da Mario Camerini a Matteo Garrone, passando per Rignano, San Giovanni, Cavriglia e Castelnuovo dei Sabbioni, Montevarchi e Laterina. “Una valle sullo schermo” è un’interessante guida alla scoperta dei luoghi cinematografici del nostro territorio, “che ha tra le sue caratteristiche sia una vocazione cinematografica, sia turistica, che non deve mettere comunque in ombra quella produttiva”. Una vocazione cinematografica che risale a molti anni fa, ma che non è stata accompagnata di pari passo da un interessamento del Valdarno come location del cinema professionale.
“La Toscana e il Valdarno come luogo di cinema sono una realtà recente: è stato il film “Paisà” di Roberto Rossellini nel 1946 a lanciare la nostra regione come location di produzioni cinematografiche legate alla modernità. Fino ad allora, infatti, la zona era scelta, anche se pochissime volta, solo per film d’epoca” – spiega Beccastrini – “C’era anche un pregiudizio infatti sulla Toscana: secondo i cineasti il vernacolo toscano non era degno di diventare lingua per un film. Poi grazie a Mario Monicelli e al successo di “Amici miei” si aprì la strada del cinema comico in Toscana”.
Il primo film invece ad essere stato girato in Valdarno è stato “La bella mugnaia” di Mario Camerini nel 1955, per la precisione a Rignano, con protagonisti Marcello Mastroianni, Sophia Loren e Vittorio De Sica. La storia era ambientata in Campania, ma la zona valdagnese fu scelta per la presenza di mulini d’epoca. Dalla metà del Novecento in poi, quindi, iniziò ad affermarsi anche la Toscana come location per la facoltosa macchina del cinema sia a livello nazionale che internazionale.
Dopo la presentazione del volume, ieri sera la prima proiezione della rassegna con “Amici miei” di Monicelli. Nei prossimi giorni sarà distribuita e ufficializzata la programmazione che interesserà per tutta l’estate il territorio di Pergine e le sue frazioni con cinema e musica.