In Conferenza il sindaco di Montevarchi aveva chiesto che la gestione tornasse ai comuni. “Ma non è stata raggiunta l’unanimità dei consensi tra i sindaci e quindi la mia proposta non è stata accolta”, spiega Silvia Chiassai
Non è stata accolta dalla Conferenza dei Sindaci del Valdarno aretino, la proposta arrivata da Montevarchi: riprendere in gestione diretta i servizi sociosanitari. E dunque resta l'affidamento alla Asl, sul quale però il primo cittadino di Montevarchi esprime perplessità e scetticismo.
"Ho chiesto ai sindaci del Valdarno – spiega in una nota – un incontro per rivedere gli accordi presi nel 2015 con la convezione firmata tra i nove Comuni valdarnesi e la Asl sui servizi sociosanitari. Ho sempre considerato un grave errore di valutazione l’aver delegato alla Asl la responsabilità della gestione. Per questo, in Conferenza dei sindaci, ho proposto un ripensamento sugli accordi affinché la stessa gestione tornasse in capo ai Comuni e non restasse ad un ente esterno".
Chiassai aveva proposto Montevarchi come comune capofila, per quella gestione: "Ho avanzato la disponibilità, qualora non ce ne fossero state altre, del Comune di Montevarchi ad assumere il ruolo di capofila sostenendo un forte impegno in termini di forze e energie. Sono dell’opinione che i sindaci debbano prendere le loro decisioni mettendo sempre al centro il bene dei cittadini, anche se questo può comportare più responsabilità ed oneri. Non è stata raggiunta l’unanimità dei consensi tra i sindaci e quindi la mia proposta non è stata accolta".
"Mi adeguerò alle decisioni prese dalla maggioranza – conclude Chiassai – e a far sì che Montevarchi faccia la sua parte, anche se mantengo forti perplessità su questa scelta perché la ritengo infruttuosa per il cittadino. Inoltre, i servizi sociosanitari che hanno deciso di dare in diretta gestione alla Asl, sono destinati agli anziani e alle fasce più deboli della nostre comunità: persone che verranno da noi sindaci a segnalare problemi o disservizi su cui non avremo possibilità di agire con risposte efficaci e tempestive".
"Credo che sia venuta meno una visione concreta d’insieme sul futuro del nostro Valdarno. Tutto ciò mi preoccupa. Come sindaci stiamo affrontando una fase molto delicata anche sul fronte della riorganizzazione del sistema sanitario regionale, dove ci siamo lamentati di un coinvolgimento inadeguato degli gli enti locali da parte della Asl. Ora che potevamo esercitare un ruolo guida nella gestione dei servizi sociosanitari, non siamo stati in grado, con grande rammarico, di sfruttare l’occasione".