27, Aprile, 2024

Servizi cimiteriali, respinta sul filo di lana la mozione in Consiglio dell’opposizione. Il PD accusa: “La maggioranza si è spaccata”

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È stata respinta per un soffio, dal Consiglio comunale di Montevarchi, la mozione promossa da Cristina Rossi, consigliera di Impegno Comune, e sottoscritta da tutta la minoranza, che chiedeva alla Giunta di ritirare l’ordinanza che limita l’orario delle sepolture nel cimitero comunale soltanto al mattino. L’ordinanza è stata votata alla fine della seduta, quando erano rimasti soltanto 10 consiglieri: 5 voti a favore (tutta la minoranza), 2 astenuti (Rossi e Pecoraro) e 3 contrari (Chiassai, Salvi e Salvi).

Il dibattito, dopo la presentazione della mozione da parte di Cristina Rossi, era stato aperto dalle spiegazioni dell’assessore Lorenzo Posfortunato: “Nessuno di noi può essere tacciato di insensibilità – ha esordito – ma siamo di fronte di una temporanea emergenza in cui si è trovato il terzo settore nella gestione del cimitero. Finora abbiamo mantenuto la scelta di essere più vicini possibili alla popolazione di Montevarchi mantenendo la gestione diretta, convenzionale, quella comunale, in controcorrente con quanto avviene nella maggioranza dei comuni valdarnesi vicini che, o non eseguono la sepoltura di pomeriggio, o si affidano a operai di altre ditte. Insomma abbiamo sempre avuto una forte sensibilità su questo tema. Ora però ci siamo trovati spiazzati: ad oggi abbiamo un addetto che lavora su 5 giorni, e che è in prepensionamento; due altri addetti hanno avuto la prescrizione di non sollevare pesi, e quindi non possono occuparsi dei feretri. Abbiamo dovuto quindi decidere di assumere un ulteriore nuovo addetto e nel frattempo emettere questa ordinanza, limitando gli orari delle sepolture visto che tra l’altro andiamo verso il periodo estivo, con temperature molto calde nel pomeriggio”.

Chiassai ha rivendicato in Consiglio l’impegno dell’Amministrazione sul fronte delle assunzioni degli operai addetti ai servizi cimiteriali. “La scelta è stata di mantenere interno il servizio, e abbiamo sempre tenuto il punto in questi sette anni, perché sarebbe stato più economicamente conveniente esternalizzare il servizio. L’intoppo attuale è legato a sacrosante ragioni di salute degli operai: abbiamo fatto ricorso agli straordinari ma ora non c’è possibilità di garantire in maniera corretta un servizio che nel periodo estivo può essere limitato solo al mattino. Si tratta di un periodo di tempo che ci auguriamo sia il più breve possibile, in attesa dell’ingresso di un nuovo operaio”.

Ora però il PD punta il dito sulla tenuta della maggioranza: “Quello che è accaduto in consiglio comunale ha dell’incredibile. Mentre si discuteva dell’abrogazione dell’ordinanza riguardante i nuovi orari dei servizi cimiteriali, la maggioranza è andata in tilt. Come opposizione, noi del Partito Democratico, insieme agli altri gruppi di minoranza, abbiamo presentato una mozione che chiedeva di rivedere la decisione di limitare i servizi di tumulazione, inumazione e traslazione ai soli orari mattutini, decisione che recherebbe non pochi problemi ai cittadini e alle cittadine della nostra comunità. Difatti tale ordinanza produrrà due effetti deleteri: il primo è che in questo modo si colpevolizza gli operai comunali e il secondo è la riduzione del servizio agli utenti, senza neanche prevedere una riduzione dei costi”.

“Quello che è successo è indicativo di come la maggioranza di questa città sia allo sbando e all’improvvisazione”, accusa il PD. “Prima, parte della maggioranza esce dalla sala consiliare dimostrando insensibilità al tema e menefreghismo rispetto ad un tema molto impattante sulla gestione dei servizi nella nostra città. Successivamente, pensando di aver fatto bene i conti, durante la votazione succede l’impensabile: mentre noi all’opposizione votiamo tutti compatti e favorevoli, la maggioranza si frantuma: mentre Sindaco Chiassai, Salvi Angelo e Salvi Alessia votano contrari, Pecoraro e Rossi si astengono. Una frattura della maggioranza incredibile! Un segnale importante che misura il clima pesante all’interno di una maggioranza spaccata dopo le elezioni provinciali e non più in sintonia come una volta”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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