27, Dicembre, 2024

Serristori, farmacie, tasse: l’attacco delle opposizioni. “Tagli ai servizi, costi aumentati: dove sono i benefici della fusione?”

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Valentina Trambusti (Salvare il Serristori) e Lorenzo Naimi (M5S) presentano insieme una serie di iniziative in Consiglio comunale. Nel mirino alcuni dei temi caldi del momento. E sull’ospedale un nuovo allarme: “Mancano medici, e la Asl pubblica una delibera per togliere pediatria”

"Facciamo i conti con servizi sempre più lontani dagli standard che meritano i cittadini, e dall'altra parte con l'aumento di alcune tasse comunali: dove sono, allora, i benefici della fusione di Figline e Incisa?". I due esponenti di opposizioni Valentina Trambusti (Salvare il Serristori) e Lorenzo Naimi (M5S) organizzano una conferenza stampa comunale per fare il punto della situazione. E i fronti caldi sono tanti. 

Su tutto c'è proprio l'ospedale Serristori. "Dopo il pensionamento del cardiologo, a Figline viene saltuariamente un medico da Borgo San Lorenzo. Stesso problema dopo il pensionamento del Dirigente di Pediatria: anche lui mai rimpiazzato. Anzi – sottolinea Trambusti – siamo venuti a conoscenza di una delibera, la 404 della Asl10, con cui l'Azienda sanitaria dispone la chiusura di pediatria al Serristori. Ebbene, di fronte alle nostre rimostranze, ci hanno garantito che rimarrà il reparto, ma non hanno mai ritirato la delibera in questione". 

"Tutto questo – aggiungono i due esponenti di opposizione – nel completo silenzio dei sindaci del Valdarno fiorentino, a partire dalla sindaca Mugnai. E mentre oculistica è ancora in alto mare, e nel periodo estivo chiuderanno di nuovo i posti letto di chirurgia, le uniche notizie positive arrivano dopo due nostri esposti: è stato infatti bloccato il rinnovo della convenzione con la clinica privata per l'attività chirurgica, e viene annunciato l'avvio della realizzazione del Day Hospital oncologico e l'arrivo del nuovo ortopedico al Serristori". 

Sempre sul fronte sanitario, c'è la questione delle aperture notturne delle farmacie. Da quando è nato il comune unico, si è redistribuito il servizio su tutto il territorio, con il risultato che una volta ogni cinque settimane, l'unico punto farmaceutico aperto in turno notturno è a Incisa. "Per i figlinesi che non possono spostarsi è un disagio – ha osservato Naimi – avevamo presentato una mozione per questo, ma la maggioranza l'ha bocciata. Eppure chiedevamo soltanto che i turni di Incisa venissero affiancati dall'apertura di una farmacia anche a Figline, in contemporanea. Si trattava di una decina di aperture l'anno, al costo massimo di 20mila euro: e pensare che Farmavaldarno, società al 77% del comune, ha nel 2014 un utile di 46mila euro". 

 
"Eppure – conclude Naimi – a fronte di tutto questo non vediamo una diminuzione delle imposte. Anzi, sul fronte della Tasi sappiamo bene che la cancellazione di quasi tutte l detrazioni ha portato i cittadini a pagare molto di più dello scorso anno. L'unica cosa che è diminuita è l'Irpef, per una decisione presa però dal Commissario prefettizio prima che si insediasse questa giunta. Vorremmo capire dunque dove vanno i 900mila euro che, secondo quanto annunciato dalla sindaca, nel bilancio 2015 serviranno ad abbattere la tassazione". 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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