18, Novembre, 2024

Sepolcreto del Marchese Panciatichi, già affidati i lavori di restauro

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il comune di Reggello ha completato l’iter burocratico per affidare il restauro della cappella in cui riposa colui che fece realizzare il Castello di Sammezzano. Lavori finanziati con i soldi raccolti negli ultimi anni dal Comitato FPXA

Partiranno a breve, nel piccolo cimitero di Sociana, sulle colline di Reggello, i lavori di restauro del Sepolcreto dove riposa il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximemes d'Aragona, artefice del Castello di Sammezzano. Il Marchese è sepolto infatti, insieme alla figlia e ad alcuni antenati, in una cappella oggi di proprietà pubblica, su cui è possibile intervenire con i lavori di restauro. L'amministrazione comunale ha completato l'iter per l'affidamento dei lavori, che dunque potranno iniziare. 

A richiedere e finanziare questo intervento è stato il Comitato FPXA guidato dal presidente Massimo Sottani. In cinque anni, dalla sua nascita, ha raccolto donazioni e offerte libere sia in occasione delle (rare) aperture del Castello di Sammezzano, sia in altre iniziative dedicate al Marchese e al suo Castello. Cinquantamila euro messi insieme grazie ai volontari e a chi ha contribuito, e destinati proprio al restauro della tomba di Panciatichi. 

La lapide del Marchese Ferdinando Panciatichi, ormai semi cancellata. 

Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona morì il 18 ottobre 1897 a Sammezzano, e all'inizio fu sepolto proprio nel suo castello, sul lato destro, dove si trovavano due leoni di terracotta in seguito trafugati. Nel 1918 la figlia Marianna fece traslare la salma del padre nel vicino Cimitero di Sociana, dove riposa ancora. Il Comune di Reggello, proprietario della cappella, ha ricevuto negli anni scorsi in dono il progetto per il restauro curato dall’architetto Marco Lungani. Poi lo scorso marzo il Comitato ha donato i soldi, e ad inizio agosto la Giunta comunale guidata dal sindaco Benucci ha dato il via libera al restauro. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

Articoli correlati