17, Novembre, 2024

Sei Toscana, il CdA approva il piano finanziario. “Obiettivo: tariffa puntuale”. In esame anche la questione quote

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I membri del Consiglio di Amministrazione hanno dato il via libera alle linee guida del nuovo piano industriale. Resta aperto il fronte societario, anche dopo la recente pronuncia del Tribunale di Firenze: il CdA ha scritto ai soci ricordando la scadenza del 30 settembre per l’aumento di capitale

È arrivato ieri, il via libera del Consiglio di Amministrazione di Sei Toscana alle linee guida del nuovo piano industriale; una seduta di CdA che però ha preso in esame anche l’ordinanza del Tribunale di Firenze dello scorso 13 agosto, a cui si erano rivolte le società Ecolat e Cooplat, che hanno ottenuto ragione: in sostanza, secondo il Tribunale, le due società avevano diritto di compensare i crediti vantati verso Sei Toscana nelle procedure di aumento di capitale e collocamento delle quote. Bocciata la delibera di ricapitalizzazione, invalidati anche alcuni atti successivi.

Sl fronte del piano industriale, si legge in una nota di Sei Toscana, "il Consiglio di amministrazione della Società ha approvato all’unanimità le linee guida, passaggio propedeutico alla realizzazione di tutte le attività previste, sia in termini di servizio che di gestione, volte a raggiungere una progressiva integrazione territoriale dei servizi e un deciso incremento della raccolta differenziata e del recupero di materia, raggiungendo in tal modo gli obiettivi previsti dalla Regione Toscana e dall’Unione Europea".

Tra l'altro, si punta a introdurre la tariffa puntuale e i cassonetti 'smart': "Le linee guida approvate – prosegue la nota – confermano l’intenzione della Società di attivare sul territorio servizi di raccolta differenziata, anche con l’utilizzo di sistemi di conferimento ad accesso controllato, proseguendo il percorso volto ad arrivare ad un sistema di tributo puntuale nel prossimo futuro, ossia far pagare all’utenza per ciò che effettivamente produce in termini di quantità e qualità dei rifiuti conferiti". 

Sul fronte societario, invece, "il Consiglio di Amministrazione, pur consapevole della complessità giuridica dell’intera questione e salvi pertanto gli approfondimenti in corso, ritiene che l’incertezza relativa alla titolarità dei diritti su una parte del capitale sociale non possa far venire meno l’esigenza di dare tempestiva e puntuale attuazione alla delibera di aumento di capitale e, comunque, l’obbligo di perseguire al meglio l’interesse societario".

Insomma, anche all'indomani dell'ordinanza del Tribunale, la ricapitalizzazione resta fondamentale per Sei. "Per tali motivi, il CdA ha inviato una lettera ai Soci in cui si ricorda la scadenza del 30 settembre prossimo per la sottoscrizione della seconda tranche di aumento di capitale, pari a 18 milioni di euro, versando contestualmente il 25% della quota sottoscritta. Quanto agli effetti dell’ordinanza del 13 agosto, il Consiglio ha deliberato di darvi attuazione e quindi di pubblicare il provvedimento nel Registro delle Imprese e di invitare i Soci alla massima collaborazione e quindi a ricercare, nel superiore interesse della Società, un accordo circa l’esercizio dei diritti relativi alle quote oggetto di vendita coattiva, in modo da consentire alla Società un regolare e certo funzionamento. Ferme restando le prerogative del CdA e del Presidente, eventualmente da esercitarsi all’esito della risposta dei Soci". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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