Il gruppo consiliare torna sul punto dopo la bocciatura della mozione che invitava sindaco e giunta a organizzare assemblee con i cittadini, prima di decidere sulla costruzione della nuova scuola
Torna sul tema delle nuove scuole di Levanella, il gruppo del Partito Democratico di Montevarchi. Dopo che in Consiglio comunale è stata respinta la mozione, che chiedeva di aprire un percorso partecipativo con i cittadini, le consigliere Bertini e Neri ribadiscono: "Non è così che si gestisce la cosa pubblica".
"Ci è stato risposto del tutto superficialmente dal Sindaco Chiassai e dalla sua maggioranza che la scelta della Giunta trovava d'accordo i genitori! Bene aver sentito 'i genitori', anche se non si sa quanti e quali genitori si siano interpellati e di questa presunta riunione non c'è traccia negli atti comunali, ma non è così che si gestisce la cosa pubblica, e soprattutto un servizio che va a beneficio di un'intera comunità", commentano le consigliere Pd.
"Quando si tratta di edifici e servizi pubblici ci sono strumenti urbanistici ampiamente discussi ed approvati che disegnano la nostra città di domani da rispettare e c'è un'intera comunità che ha il diritto di potersi esprimere. Invece il Sindaco Chiassai ha deciso improvvisamente di chiudere la scuola che c'era e di non ripararla; ha deciso che non andava bene il luogo dove fare una nuova scuola, già inserito nel Piano Regolatore comunale e frutto di un lungo dibattito condiviso tra le forze politiche; ha scelto con improvvisazione, supponenza e senza alcun confronto uno spazio isolato, a ridosso dell'area industriale, senza urbanizzazione, con l'indice di rumorosità più alto di tutta la città e accanto alla strada di scorrimento principale dell'intero Valdarno".
"L'unica, assurda e puerile giustificazione? È l'unico terreno di proprietà comunale nella zona. Nessuna altra valutazione, anzi chiari elementi oggettivi che ci dicono che lì una scuola non ci dovrebbe proprio nemmeno essere solo pensata", insistono Bertini e Neri. "Compici tutti i succubi Consiglieri di maggioranza, non conta avere già un edificio scolastico ristrutturabile, non conta avere già uno spazio destinato alla nuova scuola nei pressi del centro abitato, non conta lo strumento urbanistico discusso ed approvato e non conta neanche il confronto con tutta la comunità su una scelta così importante. Questi sono gli attuali amministratori di Montevarchi e i più maligni forse hanno ragione quando dicono che si è fatto tutto questo perché tanto, una nuova scuola a Levanella, l'Amministrazione non ha nessuna intenzione di realizzarla".