Venerdì 23 marzo lo sciopero nel comparto della scuola è indetto da Anief con l’adesione dei Cobas; in sanità, invece, due ore di sciopero ad inizio di ogni turno indetto da Fsi-Usae, Federazione Sindacati Indipendenti. Le proteste coincidono con la data dell’insediamento del nuovo Parlamento
Due scioperi nel comparto della scuola e in quello della sanità, indetti per venerdì 23 marzo, in occasione dell'insediamento della 18esima Legislatura italiana. A Roma sono previste specifiche manifestazioni dei sindacati che hanno indetto gli scioperi.
Scuola
Lo sciopero è promosso da Anief, che protesta per la questione dei diplomati magistrali e chiede la riapertura delle graduatorie. Hanno aderito anche i Cobas. Lo sciopero riguarda personale docente e Ata: in base alle adesioni, dunque, potranno essere a rischio le lezioni scolastiche.
Sanità
Sciopero indetto in questo caso da Fsi-Usae, Federazione Sindacati Indipendenti della confederazione Usae, e la protesta riguarda le condizioni del rinnovo del Contratto di lavoro del comparto. Lo sciopero riguarda il personale del comparto del Servizio sanitario nazionale e sarà attuato per due ore di astensione dal lavoro all’inizio di ogni turno. Anche in questo caso, in base alle effettive adesioni, saranno possibili ripercussioni sui servizi.
A questi scioperi, sempre nella giornata di domani 23 marzo, se ne è aggiunto un altro: a seguito dell’incidente che ha portato al ricovero in rianimazione di un giovane lavoratore di E-Distribuzione nella zona di Venezia nella mattina del 20 marzo scorso, Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil hanno proclamato a livello nazionale un’ora di sciopero di tutti i lavoratori del gruppo Enel. Lo sciopero interesserà tutte le attività del gruppo anche in Toscana.