Dibattito in Consiglio comunale sul futuro della scuola di Levanella: la minoranza Pd chiedeva l’avvio di un percorso di partecipazione pubblica, ma la maggioranza ha respinto la mozione. “Abbiamo già avuto numerosi incontri con le famiglie, la scelta del luogo è condivisa”, ha detto il sindaco Chiassai Martini
No del Consiglio comunale di Montevarchi alla mozione, presentata dal gruppo Pd e dalle consigliere Neri e Bertini, che chiedeva di avviare un percorso di partecipazione istituzionale sul caso della scuola di Levanella. Il documento è stato respinto con 10 voti contrari, quelli della maggioranza, e 5 a favore, dei consiglieri di opposizione. Il dibattito si è acceso proprio in merito al futuro della scuola: la giunta Chiassai ha infatti individuato l'area in cui, con i finanziamenti necessari, vorrebbe edificare il nuovo plesso con primaria e infanzia, nella zona delle Padulette, vicino al polo di Prada. Una scelta che secondo le opposizioni è infelice, e che richiederebbe confronti e approfondimenti.
Il primo a prendere la parola è stato il consigliere di maggioranza Francesco Renzi: "Dalla sospensione delle lezioni sono state fatte numerose assemblee, ne abbiamo parlato con i genitori. Non capisco quindi il senso della mozione, visto che gli incontri pubblici ci sono già stati". Una replica sposata anche dal sindaco Silvia Chiassai Martini: "Ne abbiamo fatti numerosi, e nell'incontro del 21 giugno abbiamo condiviso con i genitori l'opportunità di costruire una nuova scuola e abbiamo illustrato, in quella occasione, l'unica area ritenuta idonea ad accogliere il plesso. I genitori stessi la condivisero, e quindi è una scelta presa in sinergia. La prossima settimana avrò un ulteriore incontro con i rappresentanti delle famiglie".
Tra gli interventi, accesi quelli dei consiglieri di opposizione. Grasso: "Mi sembra di capire che avete deciso con i genitori quale fosse l'area dove costruire. Ne prendo atto, ma non posso credere che davvero i cittadini di Levanella siano d'accordo a portare la scuola alle Padulette. Per me è una scelta scellerata". Camiciottoli: "Vanno fatte scelte amministrative importanti, in seguito ad un percorso di confronto aperto e serrato. Oggi invece siamo all'assurdo: procedete con delibere di giunta senza alcuna riflessione e approfondimento. Quell'area che avete scelto è di proprietà comunale, è vero, ma ha anche tante criticità. Temi su cui ritengo necessario un confronto, anche in sede istituzionale". Norci: "Sono a favore del confronto pubblico, voto a favore della mozione perché opporsi è un modo per non voler coinvolgere la popolazione interessata. Il Consiglio non è mai stato informato o coinvolto". Ricci: "Non si può fermarsi ad incontri con i genitori, il percorso di partecipazione sull'ipotetica localizzazione deve riguardare la cittadinanza e il Consiglio. E comunque vorremmo capire come mai nel frattempo si va avanti anche con il progetto di ristrutturazione della scuola vecchia".
A ribadire la posizione del gruppo Pd, è stata la consigliera Francesca Neri: "Le questioni urbanistiche hanno, in casi come questo, necessità dell'istituto della partecipazione. Lo prevede una norma della Regione Toscana. Il sindaco ha fatto benissimo a tenere sempre aggiornati i genitori, ma quello che proponiamo noi è un percorso istituzionale di partecipazione. Tra l'altro avevamo chiesto che il Consiglio comunale fosse informato sulle procedure: e invece questo non è accaduto. Per quanto riguarda l'area individuata, è vero che è in disponibilità del comune: ma esistono strumenti come l'esproprio o la perequazione, per trovare terreni migliori e con meno problematiche. Secondo noi tutta la vicenda è stata gestita nel modo più sbagliato, una corsa contro il tempo che si poteva evitare".
Ha chiuso, invece, il sindaco Silvia Chiassai Martini. "Io non ho mai detto che si lasciano decidere i genitori: abbiamo illustrato una soluzione studiata dall'Amministrazione comunale, e i genitori hanno espresso il loro consenso. Era un incontro pubblico. Resta femro il nostro impegno a garantire la presenza di una scuola a Levanella: e sapete bene che i terreni sono pochi, e che procedure come l'esproprio sono molto lunghe e complesse. Io credo, comunque, che l'Amministrazione abbia fatto la scelta migliore per la sicurezza dei bambini: gli stessi genitori non avrebbero mandato i propri figli in una scuola 'puntellata'. Abbiamo cercato subito soluzioni diverse, e mi spiace che l'opposizione non lo capisca. A me interessa soddisfare i genitori e i bambini, e so che sono felici sia della situazione temporanea che delle prospettive future".