23, Novembre, 2024

Screening cardiologici sui bambini: il “Progetto Onda T” esteso a tutto il Valdarno

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Il progetto, già sperimentato a San Giovanni e a Castelfranco Piandiscò, è stato allargato a tutti i bambini delle classi terze delle Primarie del Valdarno aretino. Un’attività di prevenzione gratuita che vede la collaborazione di soggetti pubblici, privati, associazioni e Misericordia. Obiettivo per il prossimo anno sarà estenderlo a tutta la provincia

Il progetto di screening cardiologico “Onda T”, per i bambini delle classi terze della scuola Primaria, si estende a tutti i comuni del Valdarno a partire da mercoledì 7 maggio e fino a giugno. Si tratta di un piano completamente gratuito, già attivato due anni fa a San Giovanni e a dicembre a Castelfranco Piandiscò, che adesso interesserà anche i plessi dei comuni di Bucine, Cavriglia, Laterina, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine e Terranuova.
 
“Durante l’orario scolastico, il personale delle varie Confraternite della Misericordia si recherà nelle classi per eseguire un elettrocardiogramma a riposo” – spiega Marco Venanzi, dell’associazione Onda T che coordina l’iniziativa – “I referti verranno elaborati da medici cardiologi e poi riconsegnati ai genitori dei bambini, che a loro volta potranno portarli ai pediatri, già informati, che in caso di patologie o sospetti potranno provvedere a prescrivere accertamenti di secondo livello”.
 
Il progetto vede la collaborazione dell’associazione Onda T, delle Misericordie locali, della Conferenza dei Sindaci del Valdarno, della Asl8 di Arezzo e di alcuni soggetti privati: “Il Valdarno ha una rete pubblica e privata, politica e sanitaria, in grado di essere pronta e di dare disponibilità anche economica per un’indagine di questo tipo, che interessa i nostri cittadini del domani”, ha dichiarato la dottoressa Anna Domenichelli.
 
Un’attività di prevenzione che dal prossimo anno dovrebbe essere attivata in tutta la provincia: “Un’esperienza che servirà per tarare l’intervento anche sul resto del territorio provinciale: forse non sarà così lineare e facile, ma ci riusciremo” – ha commentato Sergio Passerotti, coordinatore provinciale delle Misericordie – “Il Valdarno forse è l’area più preparata per questo progetto, sicuramente da estendere, anche se è un grosso impegno. Oltre alle 35 Confraternite, dovranno essere coinvolte altre associazioni attive nelle altre vallate, come Anpas e la Croce Rossa”.
 
Uno screening che l’anno scorso ha permesso di riscontrare due casi di anomalia nell’attività elettrica cardiaca che possono rappresentare eventuali patologie: da qui, ha spiegato la dottoressa Domenichelli, la proposta di allargarlo al Valdarno e prossimamente anche alla provincia.
“Un progetto che servirà per far crescere i ragazzi come cittadini consapevoli, che prendono coscienza dello sviluppo del concetto di emergenza e sanità”, ha concluso Sergio Passerotti.

 

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