26, Dicembre, 2024

Sciopero alla Sims. La protesta dei 135 lavoratori: “No a tagli dei posti di lavoro”

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Sciopero di quattro ore questa mattina alla Sims, con blocchi temporanei anche del traffico. La situazione dell’azienda reggellese è ancora molto incerta: “Chiediamo il rilancio e la tutela dei 135 posti di lavoro”.

“No a tagli ai livelli occupazionali, rilancio dell'azienda e sicurezza per il futuro lavorativo”. Queste, in sintesi, le richieste dei 135 lavoratori della Sims: oggi lo sciopero indetto Filctem Cgil e Femca Cisl per protestare contro i vertici aziendali e far conoscere la situazione di questa storica realtà produttiva che ormai da anni fa i conti con la crisi e una vertenza sindacale mai conclusa.

“Il futuro dell'azienda è ancora molto incerto – spiega Massimo Bollini della Filctem Cgil – La direzione aziendale ha comunicato ai sindacati che, per via di una flessione degli ordini, sarebbero a rischio i livelli occupazionali. Un soluzione inaccettabile: grande è la preoccupazione dei lavoratori, che attualmente sono in contratto di solidarietà dopo anni di vertenza e mobilitazione".

“Da settembre la situazione appare peggiorata: l'azienda ci ha comunicato che si è registrato un calo importante degli ordini. Il livello di produzione è basso e mette a rischio l'ammortizzatore sociale attualmente utilizzato quale il contratto di solidarietà, viene quindi ipotizzata una riduzione dei posti di lavoro, anche se non ci è stata comunicata l'entità di questa riduzione. Evidentemente questa non può essere la soluzione, considerato in particolare che stiamo parlando di una realtà produttiva sottoposta a legge Seveso”.

I dipendenti – alti i livelli di partecipazione allo sciopero – questa mattina, hanno effettuato un presidio davanti all'azienda e hanno poi manifestato lungo la strada, con brevi interruzioni del traffico. Tra loro serpeggia una forte preoccupazione: “Non accetteremo nessun taglio agli organici attuali. Neanche se si trattasse di un solo posto di lavoro”.

Dopo lo stop temporaneo imposto dall'Aifa, ormai più di due anni fa, la situazione alla Sims non è mai tornata ai livelli precedenti: “L'azienda è molto migliorata dal punto di vista qualitativo ma rimane da capire il motivo per il quale i clienti non comprino. Si tratta di un'analisi importante da fare se vogliamo salvaguardare questa realtà produttiva e le 135 famiglie che ci lavorano” conclude Massimo Bollini.

I sindacati hanno già chiesto l'intervento delle istituzioni, a cominciare dalla Regione Toscana. E intanto annunciano: "Quella di oggi è solo la prima mobilitazione, se non dovessero arrivare novità proseguiremo con altre forme di protesta".

 

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