L’ospedale del Valdarno sarebbe il primo in provincia di Arezzo a potersi fregiare dell’importante certificazione. La procedura di verifica è iniziata a maggio, servirà ancora qualche mese per l’esito. Lunedì 4 dicembre alle ore 9 nella sala Paul Harris è organizzato un incontro aperto al pubblico, con tutta l’équipe di pediatria diretta dal dottor Luca Tafi
Sono partite nel mese di maggio le verifiche all’ospedale della Gruccia per ottenere il riconoscimento Unicef di “Ospedale amico del bambino”: sarebbe il primo in provincia di Arezzo ad ottenere questa certificazione. La procedura necessiterà ancora di molti mesi di lavoro ma intanto, lunedì 4 dicembre, sarà presentata al pubblico in un incontro che si terrà alle ore 9 nella sala Paul Harris.
Sarà l'occasione anche per parlare dei numeri del punto nascita della Gruccia: per quanto riguarda il 2017, ad oggi sono 485 i bambini nati all'ospedale del Valdarno, di cui 67 con un parto in acqua. I neonati che al momento delle dimissioni vengono allattati al seno sono oltre il 90%.
Tra i relatori dell'incontro di lunedì mattina ci sarà Elise Chapin, relatrice del Programma Insieme per l’allattamento, UNICEF Italia; Manila Bonciani della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa; Paola Rossini e Chiara Botti, ostetriche del Punto nascita Valdarno. Sarà presente anche una mamma che parlerà del gruppo di auto-aiuto per l’allattamento al seno. I lavori saranno aperti dalla proiezione di un video ad opera di Stefania Mugnai, responsabile Ostetricia, e dai saluti del direttore dell’ospedale Daniela Matarrese e del presidente della conferenza dei sindaci Sergio Chienni.
“Il riconoscimento dell’UNICEF è legato alla promozione dell’allattamento al seno negli ospedali – spiega Luca Tafi, direttore di Pediatria e Neonatologia – l’allattamento rappresenta un beneficio a cui hanno diritto tutti i bambini senza alcuna discriminazione. È un’esperienza unica, che fornisce l´alimentazione completa e contribuisce al pieno sviluppo e alla sana crescita. È ampiamente provato che allattare al seno riduce la mortalità infantile e l´incidenza e la gravità delle malattie infettive. Il nostro ospedale già da anni è attivo su questo tema e adesso stiamo lavorando per ottenere l’importante riconoscimento”.