Venerdì 21 settembre il convegno al Palazzo della Regione, a Torino, illustrerà il grande percorso che ha coinvolto tutti i membri del Consorzio Valdarno
La Doc Valdarno di Sopra, nata nel 2011, sarà la prima Doc in Europa ad essere biologica per disciplinare. L'iter per raggiungere questo importante obiettivo, dovrebbe concludersi entro la vendemmia 2019 e solo i vini biologici potranno fregiarsi di appartenere alla denominazione Doc Valdarno di Sopra. Un percorso di cui si parlerà al Salone del Gusto di Torino, in corso in questi giorni.
Luca Sanjust di Teulada, proprietario di Tenuta di Petrolo e Presidente del Consorzio Valdarno di Sopra, parteciperà all’incontro “Vino della Doc Valdarno di Sopra biologico per Disciplinare”, in occasione di Terra Madre Salone del Gusto: un incontro che illustrerà il grande percorso che ha coinvolto tutti i membri del Consorzio impegnati a preservare e e migliorare il proprio territorio, attraverso la scelta di pratiche sostenibili e biologiche sia in vigna che in cantina.
Durante l’incontro, sotto l’egida di Slow Food Toscana e Slow Wine, è prevista una degustazione guidata dei vini di Petrolo e di altre aziende rappresentative della Doc Valdarno di Sopra, con Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine, Fausto Ferroni, coordinatore regionale Toscana della guida Slow Wine, e il segretario del Consorzio Vini Doc Valdarno di Sopra, Ettore Ciancico.
La zona di produzione dei vini della doc Valdarno di Sopra comprende il territorio dei comuni di Cavriglia, Montevarchi, Bucine, Laterina e Pergine, Civitella in Val di Chiana, Castelfranco Piandiscò, Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna, San Giovanni Valdarno, Castiglion Fibocchi in provincia di Arezzo. Oggi il Consorzio conta 32 soci che producono vini di alto profilo, principalmente rossi (il 98%) e il 2% bianco. Il sangiovese è il vitigno principale, segue il merlot. Dopo i primi anni di esperienza è stata presentata al Ministero una serie di modifiche al Disciplinare per renderlo più semplice e per inserire una serie di vitigni autoctoni tipici del Valdarno. Il Consorzio, tra i primi suoi atti ha avviato la definizione e realizzazione di un codice etico che attraverso livelli qualitativi minimi definiti, aiuti i produttori a dare ai consumatori vini che si evidenzino per le proprie caratteristiche di pulizia, equilibrio, nettezza.